C'è
un fatto che rende perplessi.
Perché
non possiamo decidere noi italiani, con regolari elezioni, il nostro
destino?
Abbiamo
la necessità di essere precettati da questo strano governo dalle
indecisioni impopolari?
Siamo
dei minorenni che non sanno ciò che fanno e hanno bisogno di un
tutore?
Io,
come italiano, mi sento offeso: non capisco perché non posso
decidere del mio destino e di quello dei miei figli.
Prima
si votava per una maggioranza, magari scegliendola come male minore,
oggi questi due mali minori si sono alleati, uniti.
C'è
delusione, stanchezza e preoccupazione per scelte che stanno
distruggendo le conquiste di generazioni di lavoratori.
Non
si capisce perché sia bello licenziare e non si capisce cosa faranno
i sessantenni senza lavoro, senza pensione.
Chi
li potrebbe assumere?
La
casta, ovvero la categoria dei deputati, dei senatori e affini, è
sempre meno amata e questo fatto preoccupa più di tutto: bene o male
questi sono i nostri rappresentanti e se vengono accusati di occupare
abusivamente il posto che hanno, significa che potrebbe nascere un
contro potere pericoloso, anti-democratico.
Far
decidere agli elettori è meno grave che vedere la classe politica
cadere nel disprezzo popolare, perché è di questo che bisogna
parlare, ormai e l'anti-politica potrebbe aprire varchi contro la
democrazia.