11 feb 2012

oggi - Politica Italiana e il diritto alle elezioni


C'è un fatto che rende perplessi.
Perché non possiamo decidere noi italiani, con regolari elezioni, il nostro destino?
Abbiamo la necessità di essere precettati da questo strano governo dalle indecisioni impopolari?
Siamo dei minorenni che non sanno ciò che fanno e hanno bisogno di un tutore?
Io, come italiano, mi sento offeso: non capisco perché non posso decidere del mio destino e di quello dei miei figli.
Prima si votava per una maggioranza, magari scegliendola come male minore, oggi questi due mali minori si sono alleati, uniti.
C'è delusione, stanchezza e preoccupazione per scelte che stanno distruggendo le conquiste di generazioni di lavoratori.
Non si capisce perché sia bello licenziare e non si capisce cosa faranno i sessantenni senza lavoro, senza pensione.
Chi li potrebbe assumere?
La casta, ovvero la categoria dei deputati, dei senatori e affini, è sempre meno amata e questo fatto preoccupa più di tutto: bene o male questi sono i nostri rappresentanti e se vengono accusati di occupare abusivamente il posto che hanno, significa che potrebbe nascere un contro potere pericoloso, anti-democratico.
Far decidere agli elettori è meno grave che vedere la classe politica cadere nel disprezzo popolare, perché è di questo che bisogna parlare, ormai e l'anti-politica potrebbe aprire varchi contro la democrazia.