In
molti si sono chiesti perché c'è stata tanta durezza per Kim
Dotcom,
che è un … delinquente, ma non è un assassino, non è un
truffatore di anziani, né un pedofilo: è solo un ladro di …
pubblicità, ovvero di diritti d'autore.
Sì,
non è un grande criminale, secondo la logica della gravità della
colpa, ma solo un truffatore in scala globale: non è un terrorista
da meritare decenni di carcere, o peggio ancora.
Non
ha imbrogliato tanti risparmiatori, non ha provocato disastri
finanziari mondiali o locali.
E'
solo un furbastro, che meriterebbe qualche mese di carcere, o alla
peggio un paio di anni di reclusione, ma solo per punirlo della sua
grande fama globale, l'unico aggravante.
Invece
rischia sino a 50 anni di carcere e così, poveri statunitensi,
favoriranno il crimine, quello vero, non rispettando la scala della
gravità dei reati.
Non
rimane che consigliare a tutti loro di leggersi “'Dei
delitti e delle pene”
di
Cesare Beccaria.