Ora
la Cassazione ha sentenziato qualcosa di grave e preoccupante, non
c'è più l'obbligo di mantenere in carcere gli stupratori di gruppo,
ma il giudice può decidere di dare una pena alternativa alla
prigione, come si fa o si dovrebbe fare per i tossicodipendenti e
altre categorie sociali deboli.
La
notizia preoccupa ed è un segno dei tempi: i delinquenti hanno
tanti dritti, tantissimi, ma non le vittime dei loro crimini, che
devono subire e tacere.
Si
vede che qualcuno preferisce difendere certi diritti acquisiti: sono
gli avvocati dei mafiosi, dei corrotti e degli stupratori di
ragazzine che ormai dettano legge in Italia e tutti gli altri devono
tacere.