Il numero dei prigionieri resta alto e il pericolo che le malattia facciano il loro corso, non in prigione, perché qualche cura, bene o male arriva, ma fuori, quando molti di costoro non avrà più le cure necessarie per Hiv, l'epatite B e C, oltre ad altre infezioni.
Si può dire che i carcerati si dividono in due categorie: quelli che sono ammalati, 2 su 3 e quelli che saranno malati.