Le pensioni sono un cruccio per sessantenni, un tempo vecchi ed oggi ancora attivi, mentre mantengono i figli disoccupati di 30 anni.
Così il lavoro diventa un mito per qualcuno e un incubo per altri, magari malati, anche gravi, che devono resistere per non morire di fame.
La scelta poi di innalzare l'età sino all'assurdo quando nessuno o quasi può essere attivo e utile nel mondo del lavoro è doppiamente ridicola in u 'era che sta per conoscere l'intelligenza artificiale.
Speriamo che arrivi questa benedetta IA e sostituisca la scemenza di amministratori, politici, economisti ottantenni, ridicoli e patetici, da mandare al più presto in pensione, perché non combinino altri guai.