L’intervento russo in Siria dimostra che ormai gli strilli di Obama fanno ridere le galline, ovvero lo scontro è tra Occidente ed oriente, ma con sfumature locali, sunniti contro sciiti, integralismo religioso contro minoranze.
Putin si sta muovendo bene, molto bene e si sa ben organizzare contro l’Isis, guadagnando punti.
La politica estera neo colonialista perde i colpi e spalanca la strada ad altri scenari: la fine della nato per esempio, la crisi della realtà europea, dell’Unione Europea, l’avanzata economica della Russia e della Cina, la crisi degli Stati Uniti con il debito Pubblico più alto del mondo.
Ora non basta armare il nemico del tuo nemico per vincere, altri sanno come muoversi e l’Occidente perderà i pezzi, avendo di fatto perso la Siria.