A parte i tifosi, che ci sono sempre, per una parte o per l'altra, rischiamo sempre più di vedere concluso il più lungo periodo di pace dell'Italia, lungo 78 anni, fatto mai capitato in Italia, da quando è stata abitata da esseri umani.
La pace è un diritto, ma quando abbiamo troppi nemici della pace nelle strade il gioco si fa difficile.
L'atto di terrorismo, compiuto da due terroristi islamici, in una chiesa cattolica e italiana in Turchia, ci riguarda.
A rivendicarlo è stato L'ISIS, a compierlo furono due islamici provenienti da ex Stati sovietici asiatici, a essere ucciso fu un senza fissa dimora turco, che si era rifugiato in chiesa, lasciando indifferente la nostra stampa.
Eppure la questione ci riguarda, è una minaccia chiara contro di noi da parte degli islamisti e forse da chi li usa come carne da macello, in giochi geopolitici sempre più complessi.
Il terrorismo islamico non ci ha colpiti per ora, ma in passato quello palestinese sì, ci fu nemico negli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso, con un grave attentato a Fiumicino e su una nave da crociera Italiana.
Il predominio occidentale è messo in discussione, la partita si fa complessa e pure noi siamo lungo le rotte delle merci orientali, asiatiche, che vanno verso Occidente, transitando nel Mediterraneo.
Ci potrebbero mettere dentro questi sporchi affari, militari e commerciali?
Siamo già dentro sino al collo ed è importante non affogare.