Leggevo i dati sull'uso delle droghe, soprattutto della cocaina, che ha preso il posto dell'eroina, che, come dicevano un tempo, uccideva i suoi clienti consumatori e ne sono rimasto sconvolto.
Questo mondo smarrito è figlio del nulla di realtà da sottocultura, che si nutriva di consumismo feticista, in declino ormai, con visioni dell'esistenza piatta, da consumare, per se stessi.
Poi queste esistenze senza fatiche, di principi e principesse mancate, si trasformano in situazioni da inferno in terra, con le polverine bianche, che hanno il potere di alterare la visione della realtà, sino alla morte, in genere vicina nel tempo.
Questo è il mondo che si protegge dietro il politicamente corretto, della confusione dei ruoli sessuali, del nulla di esistenze demenziali, dove i soldi di papà e nonni svaniscono in pochi anni.
Sì, siamo nella terra dell'imbecillità al potere, parlo di quello sottoculturale dominante e assomiglia sempre più a un fine impero che attende i barbari, con le città assediate.
I barbari li abbiamo già a casa nostra e fanno già da padroni, ma spero sempre in una rivoluzione culturale, che ci permetta di buttare nella spazzatura della storia, per esempio, il Gender e le censure ridicole, di censori, temo, pieni di polverine.
Sì, la droga è figlia del non senso di troppe esistenze da buttare.
Non tutti gli imbecilli si fanno, ma, anche se sobri, restano ridicoli e assurdi.
Ripetono le loro patetiche verità come terrapiattisti ubriachi e nulla più.