Che da noi le ideologie, tutte, sono uno strumento per fare gruppo, pretendere vantaggi personali, è un classico nazionale, ma si è superato il ridicolo da tempo.
Per sbaglio, sotto casa mia, è passato un gruppo di manifestanti del 25 aprile e mi sono dovuto sorbire il confuso discorso di una poverina, che starnazzava qualcosa di profondamente irrazionale e ridicolo.
Passava da patriarcato alla difesa dei costumi Arabi islamici, era per Hamas e per i diritti delle donne ad usare il loro corpo.
Sì, era una contraddizione assurda e risibile continua, oso dire demenziale e il tutto era urlato, sputato con enfasi, da cattiva attrice dilettante.
Un tempo almeno si cercava di mascherare le contraddizioni evidenti con cuciture, come la lotta dei popoli poveri contro quelli ricchi ed altro.
Invece dei diritti dei lavoratori non c'era neppure l'ombra, del degrado delle periferie pure.
Sì, mi sono detto, qui abbiamo un'altra minchiona che non vuol lavorare, né studiare, ma si butta in politica, per campare sulle nostre spalle.
Ecco a voi i promotori delle future dittature che verranno anche da noi se i cretini non si arrenderanno alla realtà.