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Se il diverbio fosse, per qualsiasi motivo, tra un gay e una donna, gli insulti della donna sarebbero meno gravi di quelli dell'omosessuale: è evidente che ci sarebbe un'ingiustizia palese, oso dire anticostituzionale, ma so bene che la Consulta non la penserebbe come la penso io.
Ogni essere umano è uguale davanti alla legge e deve avere gli stessi trattamenti: non si può considerare un aggravante gli insulti degli uni contro quelli degli altri.