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Mercoledì mattina 17 novembre in Provincia si è tenuto un incontro sull’applicazione dei nuovi parametri igienico-sanitari della qualità del latte, a cui hanno partecipato: il settore Urbanistica e Agricoltura; l’Associazione interprovinciale produttori lattiero caseari; l’Associazione provinciale allevatori di Bergamo; il Servizio Veterinario dell’ASL di Bergamo; l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna-sezione di Bergamo; le Organizzazioni professionali agricole e i titolari dei caseifici e delle latterie presenti sul territorio bergamasco.
“In riferimento all’intesa della Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato e le Regioni del 23 settembre scorso - dichiara l’assessore all’Urbanistica e Agricoltura Enrico Piccinelli -, dal primo gennaio 2011 entrerà in vigore una prima revisione dei parametri igienico-sanitari del latte crudo bovino, al fine di ricondurre tutta la produzione ai criteri stabiliti dal Reg. CE n. 853/200 entro il 30 giugno 2013.
Per monitorare la situazione attuale del latte bergamasco - continua l’Assessore Piccinelli -, d’intesa con il Dipartimento di Prevenzione Veterinario dell’ASL di Bergamo, si è ritenuto opportuno iniziare un confronto tra tutti i soggetti della filiera latte, così da diffondere le informazioni necessarie su tutto il territorio della nostra provincia, con la massima capillarità, e valutare possibili future strategie congiunte per perseguire l’obiettivo di allineare tutta la produzione del latte bergamasco, conformemente a quanto stabilito dalla normativa europea”.
L’incontro si è incentrato sulla relazione del responsabile dell’Unità Veterinaria dell’ASL di Bergamo, dr. Antonio Vitali.
La riunione tecnica rientra nelle iniziative in collaborazione con l’ASL di Bergamo, che vengono così riassunte:
1.entro fine anno, la realizzazione congiunta di un opuscolo tecnico divulgativo “Le buone pratiche zootecniche”;
2.una serie di incontri divulgativi con gli allevatori in varie località della provincia, da realizzarsi nei primi mesi dell’anno 2011:
3.i controlli congiunti legati alla “disciplina della produzione animale”, ossia i controlli sugli operatori e i centri di fecondazione artificiale, le stazioni di monta equina ecc.
4.i controlli congiunti riferiti al rispetto dei parametri della condizionalità, in particolare il benessere degli animali;
5.la gestione delle cosiddette “non conformità” dei parametri analitici dell’acqua, del latte e dei formaggi segnalati dai tecnici del Settore agli allevatori da latte della montagna bergamasca, nell’ambito del servizio di assistenza tecnica attuato dalla Provincia di Bergamo – Servizio Sviluppo Rurale del Settore Urbanistica e Agricoltura.
L’attività di assistenza tecnica nelle 150 aziende presenti sul territorio montano della bergamasca è da ricondurre ai seguenti obiettivi principali:
1.garantire alle aziende di montagna il rispetto della normativa igienico sanitaria vigente mediante i controlli mensili sul latte destinato alla caseificazione o alla vendita diretta;
2.migliorare la qualità del latte e delle produzioni casearie, al fine di ottimizzare la redditività aziendale;
3.offrire alle aziende un supporto concreto nell’attuazione dell’autocontrollo aziendale relativo alla filiera casearia, garantendo la totale tracciabilità delle produzioni;
4.supportare le aziende nelle scelte tecniche relativamente alla gestione dell’allevamento e alle strutture di trasformazione;
5.aggiornare gli allevatori sulle novità tecniche e normative del settore zootecnico e caseario, e offrire formazione tecnica agli operatori.