Il motore di ricerca Google ha deciso di aumentare i salari dei suoi dipendenti del 10%, per evitare altre fughe verso il rivale Facebook, il social network che sta impensierendo il gigante californiano.
Si vede che in tempo di crisi chi vale deve essere pagato di più: è l'opposto della cultura italiana, ma da noi il lavoro è spesso ingessato, non dai sindacati, ma da una classe imprenditoriale vetusta, con idee da padron delle ferriere.
Da noi si licenziano chi sa fare e si assumono chi non conosce neppure la lingua italiana, come gli extracomunitari, pur di pagare di meno.
Google vince la concorrenza tenendosi i suoi migliori elementi, da noi li licenzieremmo per assumere....manovali.