Torno a parlare della nostra stampa nazionale, perché mi piacerebbe vederla senza sovvenzioni pubbliche.
Perché dovremmo pagare perché un tale editore o un altro protegga i suoi affari e i suoi interessi con la …. libera stampa: solo una stampa senza ordine dei giornalisti, dove effettivamente non ci siano limiti ad esprimere il proprio parere, senza la costrizione di dover lavorare un periodo sotto un altro periodico, mal pagato o per nulla pagati, per anni, prima di ottenere il titolo di giornalista pubblicista, o peggio ancora di giornalista professionista, con un … esame di Stato, che non ci assicura neppure giornalisti alfabetizzati.
Quindi liberiamoci dell’ordine dei giornalisti, che ricorda tanto una vecchia corporazione medioevale e basta sovvenzioni alla stampa: gli editori i loro interessi se li facciano valere con i loro soldi.
Per i partiti non deve esserci alcuna sovvenzione pubblica, di rimborsi elettorali, tanto meno per la loro stampa: si trovino i fondi da soli e basta a trasformare i partiti in qualcosa che dipende dallo Stato, o meglio i partiti politici come padroni dello Stato.
Il potere appartiene al popolo e non ai partiti, che ci dissanguano, anche con i loro intrallazzi, con tutti i parassiti che li infestano.