23 feb 2011

In Libia si parla di 10mila morti e di 50mila feriti



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In Libia si parla di 10mila morti e di 50mila feriti: se così fosse sarebbe un massacro di dimensioni immani, infatti in queste condizioni molti feriti potrebbero morire nei prossimi giorni, senza interventi sanitari internazionali.
Inoltre la fedeltà dell’aviazione al dittatore libico renderà impossibile la resa e la sconfitta dei suoi fedelissimi senza un ulteriore spargimento di sangue: i piloti responsabili del massacro non si possono più arrendere, perché verrebbero processati da tribunali internazionali o massacrati dalla furia dei rivoltosi in Patria
Il gioco allo sterminio dei nemici ha portato il conflitto a un livello di non ritorno.
Chi vincerà massacrerà i nemici, senza pietà.
Se qualche esperto ha già dato per vinto, sconfitto, il regime di Gheddafi, non ha fatto i conti con la scaltrezza del tiranno, che governa da 42 anni ed è sopravvissuto a molti cambiamenti epocali nel mondo.
Gheddafi non avrebbe futuro fuori dalla Libia e questo lo sa bene: ancora prima della rivolta aveva sul groppone troppi crimini, massacri e rapporti con il terrorismo.
Nessuno lo avrebbe potuto ospitare senza rischiare di perdere almeno la propria immagine, così il colonnello morirà combattendo, portandosi con sé molti suo concittadini.