26 feb 2011

Libia di Gheddafi - guerra e pace



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Seif el-Islam, il figlio di Gheddafi vuole trattare con i ribelli, quelli bollati da papà Gheddafi terroristi: “.....abbiamo problemi a Misurata e Zawiya, ma l’esercito si è fermato per dare ai terroristi una chance di negoziare...”
Il figlio furbo di Ghedafi, che ha ben imparato l'arte della politica, vuole trattare e nega il desiderio di distruggere i pozzi petroliferi.
Ora la situazione pare diversa e tutto assomiglia sempre più a una guerra che definisco tribale, tra gruppi che malamente accettano di finire sotto il dominio di altri gruppi.
La folla a favore di Gheddafi dimostra che non tutti i libici lo odiano, ma gli sono fedeli per motivi antichi di stirpe e per questioni di vantaggi.
Sta diventando una terribile guerra civile e le parti in causa sono enigmatiche per noi occidentali, mentre la risposta che arriva dalla diplomazia è solo l'embargo, che punirà la già affamata popolazione, vittima dei bombardamenti del loro....ex amato capo e guida, signore e dittatore.
Da noi invece tutto è stato riportato dalla stampa come se fosse una faccenda nostrana e Gheddafi è stato visto come un alleato di Berlusconi : qualcuno ha sognato ad occhi aperti una situazione libica in Italia, ma per fortuna erano pochi, mentre altri sperano che ci sia un movimento di popolo incruento, con l'appoggio di settori importanti della nomenclatura italiana, ad abbattere Silvio.
Invece è giusto porsi la domanda.
Gheddafi è un dittatore di sinistra o di destra?
La risposta è ben complessa: Berlusconi è stato il leader occidentale che ha sdoganato Gheddafi a livello mondiale: il tiranno libico aveva fama di appoggiare il terrorismo, di destabilizzare Stati vicini alla Libia, di trattare i suoi cittadini in modo feroce e sanguinario.
Aveva anche la colpa storica di aver avuto l'appoggio dei regimi dell'est europeo nel periodo della guerra fredda: è questo il punto, Gheddafi è un tiranno feroce, ma fu pure un eroe dell'anti-colonialismo, un nemico giurato dell'Occidente capitalista, un sostenitore accanito della causa palestinese e un teorico dell'esistenza del terzo polo internazionale, che voleva non schierarsi con l'Occidente e l'Anato, ma neppure con il Patto di Varsavia e gli Stati comunisti.
Poi questa posizione, che aveva dalla sua parte pure Cuba, scivolò verso simpatie ...rosse e comuniste: ancora oggi Gheddafi è amico del presidente Venezuelano Chàvez , che gli avrebbe offerto la via di fuga se lo avesse voluto, prima dei massacri di civili, fatto inaccettabile anche per Chàvez.
Si può dire che il nostro dittatore abbia letto molto bene il Principe di Nicolò Machiavelli e utilizza tutti gli stratagemmi possibili per mantenere il potere e si appoggi a tutto e a tutti.
Lo possiamo già mettere tra i dittatori del passato?
Forse no, perché vedo che si sa muovere bene, conosce molto bene la sua gente e sa toccare i tasti giusti, il nazionalismo anti-italiano, l'Islam e la lotta contro il terrorismo islamico.
I suoi nemici interni li definisce filo Al Qaeda, ma pure sostiene che sono stati armati dagli italiani e dagli Usa, poi sa bene che i suoi nemici appartengono a gruppi rivali di altri regioni del suo Paese .
Così sa bene di poter armare una parte del suo popolo, che lo seguirebbe non per amore, ma per odio degli altri.