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La rete si difende ed era ora che qualcuno insorgesse contro i potenti, contro i ricchi, mafiosi, che hanno sempre bravi avvocati super pagati.
Le querele per calunnia finiscono sempre in nulla, dal punto di vista penale, non dal punto di vista civile, con ripercussioni anche gravi, per chi non è ricco.
In genere la condanna economica, il risarcimento si misura in pochi migliaia di euro, ma per molti un avvocato decente, una causa civile, lunga mediamente 7 anni, magari in una città distante dalla sua, costa troppo.
Minimo sono 10mila euro e chi ha famiglia, chi è disoccupato, precario, anche con il mutuo da pagare tutto costerebbe troppo.
Invece i potenti “offesi” sanno bene che basta querelare questo o quello, per loro 100mila euro in spese di avvocato, all'anno, sono la norma e poi se perdessero la causa, spesso assurda, scenderebbero ad un accordo, dopo anni e 20mila euro a un poveraccio per le spese legali, per il risarcimento possono bastare.
Intanto la stampa ha riportato la notizia che il tal potente ha denunciato un poveraccio: come ai tempi delle Brigate Rosse se ne colpisce uno e se ne spaventa cento.
Il potente arrogante, il camorrista, il mafioso il sindaco prepotente e corrotto così dorme sonni tranquilli.
