30 nov 2011

sociali - Pensioni 2011 - le dure decisioni


Intanto l'attesa per le decisioni sulle pensioni si sta facendo pesante e in troppi sono preoccupati, quasi disperati, sicuramente angosciati: si sostiene che non basteranno più 40 anni di lavoro per andarsene in pensione, inoltre si dovrà andare con il contributivo per tutti, con penalità per chi se ne andrà prima dei 66 anni.
In pratica tantissimi lavoratori, per il lavoro che svolgono particolarmente pesante, per le condizioni di salute, se ne andranno in pensione con un assegno da fame, dopo aver lavorato anche 48 anni se hanno iniziato disgraziatamente a 15 anni.
Come si può capire, costoro difficilmente riavranno il denaro versato con i contributi nella loro vita da pensionato, specialmente se il suo assegno sarà ridotto con tutte le penalità indicate e proposte dal governo Monti.
Questi provvedimenti dubito che saranno sufficienti a rendere felice il mercato finanziario internazionale: ci vuole di più molto di più ed esattamente serve lo sviluppo che non si vede e non si capisce da dove dovrebbe uscire in questa fase di recessione.