3 dic 2011

rivoluzione Siria e la politica della repressione


La Siria prosegue nella sua politica della repressione, nonostante le condanne da parte del resto del mondo: dalla sua c'è solo l'Iran e una politica Cino-Russa di antica data, ancora ancorata con la contrapposizione anti occidentale della Guerra Fredda.
Tutti costoro hanno scarsi interessi a difendere un Paese dittatoriale, vagamente laico, guidato da una minoranza islamica, i drusi, quasi eretica all'interno dell'Islam.
Eppure il regime resiste alle rivolte popolari, alle diserzioni dei soldati dell'esercito e continua a sparare sui civili.
Cosa permette al regime siriano di restare al potere?
Il timore che a prendere il governo della nazione sia i soliti integralisti, con le conseguenze solite, come sta capitando ora in Egitto: le rivolte “democratiche” ci regalano teocrazie da queste parti.