La
Siria prosegue nella sua politica della repressione, nonostante le
condanne da parte del resto del mondo: dalla sua c'è solo l'Iran e
una politica Cino-Russa di antica data, ancora ancorata con la
contrapposizione anti occidentale della Guerra Fredda.
Tutti
costoro hanno scarsi interessi a difendere un Paese dittatoriale,
vagamente laico, guidato da una minoranza islamica, i drusi, quasi
eretica all'interno dell'Islam.
Eppure
il regime resiste alle rivolte popolari, alle diserzioni dei soldati
dell'esercito e continua a sparare sui civili.
Cosa
permette al regime siriano di restare al potere?
Il
timore che a prendere il governo della nazione sia i soliti
integralisti, con le conseguenze solite, come sta capitando ora in
Egitto: le rivolte “democratiche” ci regalano teocrazie da queste
parti.