Un uniforme cristallo blu ricopriva le pareti e il rosso muschio era ancora per tappeto; la luce deformava tutto in una realtà da sogno, ubriacandoli in una effervescente leggerezza.
Essi conclusero su una scala a chiocciola, simile a quella d'entrata, ma con i gradini avvolti di porpora rossa, morbida; una fioca luminescenza rosa, la cui provenienza risultò misteriosa, li accompagnò lungo la salita.
John e Albert terminarono il percorso illuminato, proseguirono in un basso e stretto cunicolo fangoso, la cui lunghezza fortunatamente fu breve, e terminarono gli ultimi metri dal loro viaggio a carponi.
Il sole del tramonto improvvisamente li abbagliò: erano nell'ampia cavità di un albero secolare. La luce solare non fu più così bella, come in quell'istante di contatto con il mondo esterno: essi si sentivano come due morti ritornati dal mondo delle ombre.
Riscoprirono la gioia della vita, bene considerato ormai perso.