Olimpiadi
2020
WWF-FAI:
“CANDIDATURA DI ROMA VA RIVISTA E CORRETTA”
Sbagliato
prevedere il Villaggio Olimpico e il Villaggio Media
a
ridosso del Tevere in aree vincolate e a rischio esondazione
L’APPELLO:
Istituzioni e sportivi promuovano Olimpiadi ‘sostenibili’
Su wwf.it il
dossier inviato a Monti e al CONI con l’analisi del progetto ‘Roma
2020’
“Una
candidatura da rivedere e risistemare, che in una città occidentale
di un Paese avanzato non
può essere pretesto per un aumento dei pesi e dell’estensione
urbana in aree di pregio ambientale,
ma che deve essere l’occasione per realizzare meglio le
previsioni di piano regolatore, con servizi efficienti e collegamenti
rapidi con il resto della città”. Così il WWF e
il FAI-Fondo
Ambiente Italiano intervengono
nel dibattito sulla candidatura di Roma per ospitare le Olimpiadi del
2020, sulla quale hanno elaborato un dettagliato
dossier inviato alla Presidenza del Consiglio e al CONI.
Nel
documento WWF e FAI hanno
analizzato la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020 rilevando
come il progetto allo stato attuale dei documenti sia contradditorio
rispetto agli intenti dichiarati, che sono ampiamente condivisibili.
Nella candidatura invece non è assolutamente condivisibile
la localizzazione del Villaggio Olimpico e del Villaggio Media.
Inoltre vi sono alcune lacune che non permettono di valutare gli
interventi di adeguamento su parte degli impianti esistenti;
mentre alcune delle soluzioni relative alla mobilità non
appaiono rispondente alle esigenze prioritarie dei quartieri
maggiormente popolosi di Roma.
Al
fine di una corretta valutazione della candidatura, WWF e FAI hanno
assunto come riferimenti per le loro valutazioni il Piano
Territoriale Paesistico Regionale, il Piano di Bacino del
Tevere, il Piano Regolatore Generale del Comune di Roma,
ilPiano Strategico di Sviluppo 2011-2020 di Roma Capitale (PSS).
“E’
vero, le Olimpiadi rappresentano una grande opportunità e sono un
evento di straordinario di fascino e bellezza e che Roma ha molti
presupposti che le consentono legittimamente di ambire a
ospitare nuovamente i Giochi Olimpici e che la candidatura avanzata
da Roma per i Giochi del 2020 valorizza gli impianti esistenti e
potrebbe portare alla città risorse per migliorare servizi
importanti”, spiegano WWF e FAI.
“E’
però anche vero – continuano le associazioni - che nei
termini avanzati la candidatura di Roma aumenta il consumo di suolo
della città in
violazione del Piano Paesistico Regionale e del Piano di
Bacino del Tevere oltre che in deroga al Piano Regolatore.
Se Roma intende dunque credibilmente ottenere la possibilità di
svolgere le Olimpiadi deve decidere una
diversa collocazione del Villaggio Olimpico e del Centro Media che,
previsti a Tor di Quinto e Saxa Rubra, insistono in aree di
pertinenza fluviale del Tevere su
cui gli strumenti di pianificazione prevedono invece verde attrezzato
e non cubature che dopo i giochi si trasformerebbero soprattutto in
nuove residenze”.
In
questi giorni si stanno susseguendo appelli a sostegno della
candidatura di Roma. Il WWF e il FAI chiedono di avere la
serenità per distinguere l’idea delle Olimpiadi a Roma dal
progetto presentato, che, per come redatto e per alcune
delle soluzioni individuate, rischia proprio di pregiudicare
l’idea delle Olimpiadi a Roma. Sarà infatti ben
difficile che il CIO non prenda visione della delicatezza e
della problematicità delle aree proposte.
Proprio
per questo FAI e WWF chiedono a coloro che stanno sostenendo l’idea
delle Olimpiadi a Roma, soprattutto agli sportiviche
hanno rappresentato un’istanza largamente condivisibile, di fare in
modo che prevalga il buon senso e che un bellissimo evento
non diventi l’ennesima occasione per speculazioni edilizie e per
aumentare la cementificazione della Capitale.