11 feb 2012

Emergenza neve e freddo anche per gli animali Appello del WWF e degli ornitologi: i cittadini possono aiutare gli uccelli affamati




Emergenza neve e freddo anche per gli animali

Appello del WWF e degli ornitologi: i cittadini possono aiutare gli uccelli affamati
Mangiatoie “fai da te” con il riciclo e briciole sui balconi

L’ondata di maltempo sta mettendo a durissima prova anche gli animali in tutta Italia. Per questo il WWF e gli ornitologi della Stazione Ornitologica Abruzzese, attivi in una delle regioni più colpite, lanciano un appello affinché i cittadini aiutino, quando possibile, gli animali in difficoltà sul territorio nazionale. Anche piccoli gesti, come lasciare sui balconi e nei giardini in aree non bagnate briciole di dolci e biscotti, possono sostenere i piccoli uccelli in un momento così critico.

In questo momento di freddo anomalo in cui gran parte del terreno è coperto dalla neve le Oasi del WWF rivestono un ruolo di rifugio ancor più determinante, non solo perché offrono aree tranquille in cui gli animali possono rifugiarsi, ma qui possono trovare cibo grazie al personale del WWF che sta provvedendo a rifornire le mangiatoie.
Avere la possibilità di rifugiarsi in aree protette e di disporre facilmente di cibo può far la differenza tra la vita e la morte per molti animali dopo il grande dispendio di energie procurato dal gelo” dice Fabrizio Bulgarini responsabile conservazione WWF Italia.

Dichiara Dante Caserta, consigliere nazionale del WWF Italia “Periodi di freddo estremo sarebbero fenomeni naturali, uno dei tanti fattori di selezione naturale che agiscono sulla fauna. L’avifauna italiana è, però, già sotto forte stress per la cementificazione del territorio e per un’attività venatoria insostenibile che si è appena conclusa. Inoltre, a causa dell’eccessiva antropizzazione, sono scomparse quelle aree litoranee e di fondovalle in cui trovavano rifugio queste specie nei periodi più freddi. Basti pensare alla conurbazione della costa adriatica colpita in queste ore dal maltempo, che ha soppiantato decine di migliaia di ettari di aree umide che accoglievano questi uccelli in periodi critici come questi oppure alle aree di fondovalle e gli stessi corsi d’acqua ormai lastricate di capannoni industriali, superstrade e cementificato. Inoltre i fenomeni estremi collegati ai cambiamenti climatici causati dall’uomo stanno diventando sempre più frequenti e costituiscono un’ulteriore minaccia. Per questo riteniamo di dover lanciare un appello ai cittadini affinché aiutino l’avifauna in questo periodo di grande difficoltà.”

Dichiara Augusto De Sanctis, presidente della Stazione Ornitologica Abruzzese “Questa ondata di maltempo arriva in un momento assai delicato per molte specie che si stavano predisponendo alla migrazione verso nord oppure alla nidificazione. Le nostre città sono letteralmente invase da piccoli  passeriformi, come pispole, pettirossi, verzellini e addirittura allodole che cercano rifugio anche nelle aiuole spartitraffico. I cittadini possono aiutare questi animali in palese difficoltà in maniera molto semplice, lasciando ad esempio sul balcone briciole di dolci e biscotti oppure frutta secca. Anche appendere pezzi di lardo agli alberi di un giardino è un modo semplice e molto efficiente per rifocillare animali come cince e pettirossi. Chi vuole può anche pensare di riciclare bottiglie di plastica riempiendole di semi oppure di costruire una mangiatoia di legno. E’ importante che i punti dove si lasciano semi e briciole siano protetti dall’acqua e ovviamente siano lontane da aree frequentate dai gatti”.