Equinozio
di primavera, ovvero la natura che si risveglia: un tempo c’erano
tanti riti e qualche sacrificio, anche umano.
I
grandi maghi del passato fissavano le stelle per capire e scoprire ….
Il mistero di questa notte lunga quanto il giorno: avevano templi,
statue, anche gigantesche o enormi pietre innalzate per celebrare
questa ricorrenza, sacra per loro.
Oggi
qualcuno ancora festeggia e fa il maghetto, qualche allocco ci casca
ancora, ma per fortuna sono in pochi: lasciamo l’Equinozio di
primavera ai poeti, tanto rari oggi, ai sognatori, agli innamorati,
festeggiamo con qualche passeggiata nel verde e impariamo ad amare
la natura, con le sue stagioni, come facevano i nostri nonni.