3 mar 2012

Facebook e Google ovvero i politici e la rete


I politici con i loro porta borse, ma anche il mondo dell'editoria, come quello delle televisioni, come i fanatici integralisti religiosi, desiderano il ritorno al “Medioevo” delle telecomunicazioni, ma purtroppo o per fortuna questo non avverrà.
Visto che i singoli Stati non riescono ad affrontare i giganti di Internet, allora ci prova personalmente l'Unione Europea, ma i burocrati di Bruxelles si dovranno presto rendere conto che ci si può scottare con la rete e farsi tanto, tanto male.
Il fatto è il solito, ma in pochi si rendono conto che questo strumento permette a tutti di avere contatti con il resto del mondo e i contatti sono tanti.
La censura può solo mettere qualche filtro, ma questi si possono facilmente superare con altri termini, oso dire con altri sinonimi.
Così la censura deve affidarsi ai burocrati, ai vecchi scribacchini, alle mezze maniche di molti anni fa, che con la penna cancellavano le parole dal doppio senso, che potevano offendere il principe.
La scemenza dei censori è nota e storica: censuravano testi innocenti e ciò che era velato, ma non troppo, mentre l'attacco al potere costituito sfuggiva dai loro controlli formali, di gente ottusa.