Il
denaro è l’unica divinità che trionfa, i mezzi per ottenerlo non
hanno freni: tutto va bene e se si uso della truffa o altre
illegalità non importa.
E’
vero che viene disprezzato colui che è stato scoperto con le mani
nel sacco, ma è pure vero che costui è anche un fallito per
l’opinione del branco selvaggio, senza regole, leggi e morali, ma
solo perché si è fatto scovare.
Tutto
questo però mostra i suoi nodi, i suoi limiti: da quando la cultura
della disonestà devasta il Paese, per la prima volta da molti anni,
generazioni e secoli, i figli sono più poveri dei loro padri.
Non
è una punizione divina, le colpe dei padri non cadono sui figli, ma
gli errori dei padri spesso li pagano appunto i figli: non è un
conflitto di generazioni, ma è la cultura, o la somma di più sotto
culture, che stanno diventando dei tormentoni inutili, da buttare
nella spazzatura.