La
sicurezza in Italia è sempre più una chimera irraggiungibile:
l’illegalità e le piccole prepotenze dilagano.
Sono
spesso reati minimi, come furtarelli, minacce da poco e
danneggiamenti volontari, ma rovinano l’esistenza alle persone più
deboli, parlo proprio di debolezza fisica.
La
prepotenza e l’arroganza sta tornando nelle nostre strade e la
forza fisica ha ancora un certo peso: è assurdo, ma è così.
Per
le donne certi quartiere, anche in pieno giorno, sono sconsigliabili,
mentre pure gli uomini rischiano rapine ed aggressioni di notte o di
sera nelle nostre strade.
La
categoria degli sbandati, che non sono da confondere con i senza
fissa dimora, o almeno con solo costoro e tutti costoro, sono sempre
più aggressivi e questo è per colpa di una politica tollerante.
Il
decreto svuota carceri ha dimostrato non solo indifferenza, ma anche
un atteggiamento snob verso coloro che hanno paura della micro
criminalità: donne sole, anziani, ma anche bambini sono preda di
bulli, di violenti e di truffatoti, per gli anziani in particolare.
Sapere
che costoro poi rischiano veramente molto poco, o anche nulla, perché
i reati finiscono in prescrizione, non mi sorprende: le carceri sono
pieni di piccoli e grandi criminali e non c’è più spazio per gli
ultimi arrivati.
Tutto
questo poi ci costa moltissimo, ma nessun politico sa proporre
qualcosa di differente, per i piccoli reati: si dovrebbe proporre, ma
sempre, un’alternativa al carcere per reati non violenti, non
gravi, sino a 5 anni di pena massima, dei lavori socialmente utili.
Questi
lavori dovrebbero avere dei controlli oggettivi sulla quantità e
sulla qualità: il “punito” avrebbe così l’occasione anche di
apprendere un lavoro, essere utile a se stesso e agli altri.
Si
dovrebbe considerare un aggravante il reato recidivo e si dovrebbe
imporre a tutti i vizi, droga e abuso di alcool, delle comunità di
recupero e dei gruppi dove loro tentano di uscire da questi tunnel di
morte.
Molti
dei reati comuni e molti degli incidenti stradali e sui posti di
lavoro,nella propria abitazione, hanno come causa la droga e
l’alcool: contrastare l’alcolismo e la tossicodipendenza sta alla
base della prevenzione dei crimini.
Quindi
nessuna tolleranza con i delinquenti, ma mano tesa a chi si vuol
ravvedere ed è disposto a mutar vita: è lo spirito giusto per
combattere la criminalità dilagante.
Un
fatto preoccupante sta nella difficoltà di molti giovani
extracomunitari a ll’inserimento corretto nella nostra società.
Parte
di loro si dedicano ad azioni criminose, in bande formate da
ragazzini feroci e senza legge.
