6 mar 2012

WWF PER # SOSBrazil


WWF PER # SOSBrazil
OGGI SU TWITTER  LA CAMPAGNA MONDIALE PER LE FORESTE DEL BRASILE

L’equivalente di 5 miliardi di dollari americani in eco-crimini saranno "perdonati"
se la nuova legge passerà
 
Il mondo “twitta” per le foreste del Brasile. Con l’hashtag  # SOSBrazil il WWF Brasile, insieme a Greenpeace e altre associazioni brasiliane, ha lanciato oggi sul social network un appello al presidente brasiliano Dilma Rousseff per bloccare la riforma della legge forestale, che rischia di “perdonare” l’equivalente di 5 miliardi di dollari in eco-crimini e mettere a serio rischio la tutela delle foreste brasiliane.

Il Brasile ha costruito una ben meritata reputazione sulla foresta e la tutela dell'ambiente.
Tuttavia, nonostante l'opposizione della popolazione brasiliana e contro le prove scientifiche e la consulenza legale, il  6 o 7 marzo il Congresso Nazionale brasiliano vuole approvare le modifiche alla legge forestale. Questo si tradurrà in un grave danno ambientale, politico ed economico.

“Alla vigilia del vertice di Rio+20  del 20 giugno 2012, il governo brasiliano rischia una perdita enorme di fama internazionale nel campo della biodiversità e della protezione del clima, visto che  si è impegnata a ridurre del 80% la deforestazione in Amazzonia, del 40% nel Cerrado  riducendo di conseguenza la crescita delle emissioni di gas serra fino al 39% entro il 2020. Entrambi gli impegni sono collegati e sarà impossibile soddisfarli  se la proposta diventerà legge.

Salvare le foreste deve essere un impegno di tutti noi contrastando norme come questa e promuovendo giorno dopo giorno acquisti responsabili, dai libri ai quaderni, dai mobili al parquet acquistiamo legno e suoi derivati certificati come quelli certificati FSC.

Invitiamo il Governo Monti a recuperare il tempo perduto e a fare si che l'Italia, uno dei più importanti mercati al mondo di legname tropicale e non solo, nomini finalmente la sua Autorità FLEGT Forest Law Enforcement, Governance and Trade e crei quel sistema di gestione e monitoraggio delle norme in materia di commercio di legname che sono richieste dalla UE  nel nuovo Regolamento per contrastare il commercio illegale del legname a cui finora il nostro paese non ha dato ancora seguito, ultimo in Europa.” Ha detto Massimiliano Rocco responsabile foreste WWF Italia.

La nuova legge brasiliana proposta prevede di:
-          Legalizzare  milioni di ettari illegalmente liquidati,  attraverso l'amnistia
-          Aumentare le emissioni di gas serra, minando gli sforzi della comunità globale per mantenere il riscaldamento globale sotto i 2 ° C
-          Ridurre drasticamente la protezione di molti ecosistemi sensibili, come sorgenti, zone umide e le mangrovie
-          Aumentare il rischio di inondazioni e frane e causare problemi di approvvigionamento idrico
-          Ridurre gli obblighi di ripristino delle foreste in habitat vulnerabili che sono importanti per la salvaguardia delle persone, dei servizi ambientali e della biodiversità
-          sarà quasi impossibile da far rispettare e promuoverà ulteriormente la deforestazione

L’appello è stato lanciato insieme da  WWF Brasile, Greenpeace Brasile, SOS Florestas, Comite Brasil, al Presidente brasiliano Dilma Rousseff:
1. Raccomandiamo caldamente al presidente Dilma Rousseff di intervenire nel processo di revisione della legge forestale, per una corretta valutazione scientifica dei suoi potenziali impatti e una discussione più approfondita con il popolo brasiliano.
2. Se la revisione verrà fatta in tutta fretta dal Congresso esortiamo il Presidente Dilma Rousseff  a opporsi a qualsiasi testo che sarebbe in contrasto con la promessa "per evitare ogni variazione normativa che consenta la deforestazione illegale o dare l'amnistia ai criminali ambientali" che hanno violato la legge prima del 2008. Si prega inoltre di porre il veto su qualsiasi testo che consentirebbe alle proprietà rurali fino a 440 ettari di avere gli stessi benefici legali riservati ai piccoli produttori familiari, e qualsiasi testo che permetterà agli Stati e ai comuni di creare eccezioni al quadro normativo federale.

Alcune alternative disponibili sono:
La pianificazione dell'utilizzo del territorio per un massimo di 61 milioni di ettari di pascoli improduttivi, che sono prontamente disponibili per la coltivazione, senza ulteriore deforestazione
Aumentare l'efficienza del settore zootecnico
Introduzione di una strategia per la produzione sostenibile nel settore agricolo e del bestiame
Attuazione e aumento dei meccanismi nazionali e internazionali per il risarcimento dei servizi ambientali.