La
notizie è stata già pubblicata da Notizie News, questo blog libero,
senza padroni, ma bisogna riparlare di questa questione.
Tra
Ambriola di Costa Serina e Rigosa, in Val Serina nel cuore delle
montagne bergamsche ci sono 35 capre, libere e allo sbando nei
boschi.
A
dire il vero si può parlare di pascolo abusivo sui terreni privati:
il signore in questione nega di avere le capre e si nasconde nei
boschi con i suoi animali, ma la gente non ne può più e i danni ai
prati, ai boschi, alle piante da frutta continuano, nell'indifferenza
di chi dovrebbe agire, ma non agisce, di chi sa, ma lascia fare.
Le
capre nei boschi distruggono, rovinano, specialmente nei mesi
invernali.
La
legge è chiara e il signore in questione ha accumulato diversi
reati: danneggiamento e invasione di terreni altrui, pascolo abusivo
con animali non vaccinati e per di più questi animali sono pure
pericolosi, perché si segnalano alcuni inconvenienti di queste capre
selvatiche ormai, che diventano sempre più numerose ed aggressive,
con le corna dei capri e caproni, o delle femmine in difesa dei
capretti.
Per
chi forse non sapesse nulla ecco a voi il Regolamento
regionale 19 gennaio 2010: ≪Art.
31-bis (Prevenzione dei pericoli in bosco)
mmmmm)
dopo il comma 3 dell’articolo 57 è aggiunto il seguente: ≪3-bis.
Il pascolo delle capre all’interno dei boschi è vietato,
salvo specifica previsione dei piani di indirizzo forestale o
autorizzazione rilasciata dall’ente forestale ai sensi
dell’articolo 51, comma 4, della l.r. 31/2008, comunque nel
rispetto del divieto di cui al comma 2 del presente
articolo.≫.