Tutankhamon
e quel mondo che circondava 3mila anni di storia antica, il mondo
egiziano antico, con la sua struttura sociale legata alla divinità
del faraone, al culto degli dei, ai sacerdoti con i loro misteri,
agli scrivani, agli artigiani e ai mercanti per finire tra i
contadini umili e fedeli al sovrano dio.
Tutto
questo durò 3mila anni e si logorò lentamente decadendo nell’era
romana, sparendo prima sotto il cristianesimo e poi sotto l’islam.
Il
mondo che Howard Carter riesumò era quello di un impero che finì,
con una sua ascesa, un suo apice e un suo declino, come tutti gli
imperi della storia.
Howard
Carter scoprì la tomba del faraone Tutankhamon, una tomba
ricca di arredi funebri, che si salvò, almeno in parte dal
saccheggio dei tombaroli.
La
maledizioni per coloro che avrebbero sconsacrato il sepolcro
aleggiava da sempre su quei luoghi, con la rottura dei sigilli e la
scoperta della mummia, degli arredi, degli ori e del tesoro del
faraone questa leggenda, questa maledizione millenaria risvegliò le
fantasie di molti giornalisti.
La
scoperta archeologica più popolare e famosa di sempre così divenne
la storia più popolare e enigmatica dell’antico Egitto, popolare
in questa epoca ovviamente.