Equitalia
è odiata, considerata la nemica del popolo, almeno per gruppi di
estremisti, ma anche di partiti istituzionali.
Il
problema sta appunto nella stranezza italiana: questa agenzia di
riscossione che, per la prima volta nella storia della repubblica
Italiana, chiede, pretende si prende quanto è dovuto allo Stato, che
sino a ieri nessuno pagava.
Le
multe un tempo uno se le pagava più per senso civico, per dovere, o
per non vedere più atre noiose notifiche, ma se avesse atteso, prima
o poi, lo Stato, la pubblica amministrazione, si sarebbero stancati
di chiedere.
Oggi
non è più così e infatti Equitalia vende mobili, terreni, case
all’asta, anzi svende, beni frutto di esistenze dure, di sacrifici
di generazioni, di vite di lavoro.
Questo
spesso capita per la strana, misteriosa lievitazione di ammende,
tasse non pagate, ma anche errori nello scrivere il 730, il 740.
Spesso
sono queste mancanze che creano fastidi e problemi, più che vere
evasioni eclatanti: sono piccole somme che lievitano e rovinano ditte
produttive, famiglie.
Il
fatto è spiegabile con la stranezza italiana: lo Stato italiano non
riusciva a far pagare le tasse e quando trovava gli evasori questi
ricorrevano nelle commissioni tributarie, presso i tribunali e per il
90% dei casi e più, vincevano contro lo Stato, poi, per i pochi
perdenti, c’erano condoni fiscali.
Lo
Stato allora, grazie ai nostri legislatori, imposero incredibili
aumenti ed interessi di mora sul contenzioso fiscale, ma erano solo
“urla manzoniane”: non spaventavano nessuno.