I
criminali e i politici pare che vadano d'amore e d'accordo: questa
vecchia tesi, un tempo considerata assurda, oggi è sicuramente reale
e veritiera.
La
criminalità è protetta, amata e considerata, oso dire stimata dalla
casta: un tempo era solo la grande criminalità che faceva da padrone
ed era pure, quasi sempre riservata, non amava la pubblicità.
Oggi
invece i delinquenti piccoli e grandi sono spavaldi, specialmente
quelli legati alla Camorra: i piccoli delinquenti poi sono spavaldi
certi che nessuno li punirà.
Il
perché della non voglia di punire i delinquenti minori sta nel fatto
che i reati di corruzione, concussione e peculato, oltre che di
truffa, reato dei faccendieri per esempio, cadranno tutti in
prescrizione.
Se
no si puniscono i reati minori non si puniscono anche quelli dei topi
di appartamento, dei ladruncoli, dei borseggiatori, che si
moltiplicano come scarafaggi.
La
casta salva se stessa dalla prigione e ci manda contro nubi di
cavallette: i truffatori degli anziani e tutti coloro che rovinano le
nostre vite.