Beppe
Grillo si mette in discussione e vuole un referendum sulla sua
persona, è certamente una mossa infelice, ma il fatto che lui sia
più popolare della sua gente, dei suoi politici a Roma, non ci sono
dubbi.
Ora
però rischia di non distruggere il lavoro fatto, ma di aprire la
strada a qualcuno più scaltro di lui, il cui volto non si vede
neppure.
Il
futuro di questo Paese sta solo in una politica rigorosa, con tagli
nelle pubbliche amministrazioni, con aiuti indiretti alla ricerca
scientifica e alle piccole e medie industrie, piccole e medie
attività economiche.