Facebook home e la
felicità che non c’è, ovvero la felicità che nei social network
non si trova, specialmente quando si è chiusi dentro le proprie
stanze, semi buie, nell’oscurità della mente e del pensiero
triste.
La tristezza di
ragazzi adolescenti e di giovani, ma anche di uomini, perché dopo i
trenta si è uomini o donne e non più ragazzi, è immensa:
trascorrono giornate dietro un terminale, un Pc o altro a cercare
amicizie e amori inesistenti, fasulli e taroccati.