La cultura popolare italiana aveva 3mila anni di vita, i dialetti hanno ancora le tracce dei popoli che abitarono questo stupendo Paese, la natura era bella, l'arte magnifica, ma poi vennero loro, i maestri... semi analfabete, le maestrine di buona famiglia che andarono ad insegnare nei paesini e diffusero le meschinità del loro ceto, i loro non valori, le loro ipocrisie.
Il popolo resistette, ma alla fine giunse prima la radio e poi le televisioni, il Carosello fece più danni all'talia delle due Guerre mondiali, del regime fascista, dei governi democristiani, dei discorsi di marco Pannella.
L'Italia cambiò, morirono i nonni e i figli parlarono in un italiano scarno, povero, insignificante, lontano dalle forme colte dei classici della letteratura.
Il pensiero si fece debole ed ecco a voi il trionfo della morte, ovvero della banalità, dello squallore delle banalità diffuse attraverso i mass media, accettate come verità indiscutibili.