E' incredibile, ma l'Arabia Saudita la patria dell'integralismo islamico non è colpevole, per motivi concorrenziali, invece è la Turchia, che tutti accarezzano, tranne la Russia di Putin, sempre per motivi concorrenziali, che no compra il petrolio turco.
Qui sono in ballo sistemi economici dei paesi produttori di grezzo, in contrasto con i consumatori.
in crisi è la Russia di Putin, il Venezuela, l'Arabia Saudita, l'Iran e il Golfo Persico intero.
Ora la guerra contro l'Isis è solo una questione economica o meglio è una guerra contro il contrabbando petrolifero: c'è chi guadagno e chi perde e la religione ha poco a che vedere, anzi nulla.