22 gen 2016

Libertà in Italia e non solo

Dire il proprio  parere è  pericoloso in Arabia Saudita, in Cina, in Corea del Nord, ma anche in Italia, da noi il fascismo, nato da una base precisa, radicata sul territorio,  non è  mai morto: negli anni Settanta l'eversione nera era pronta a colpire e  colpì, poi la nostra libertà  fu messa alle corde con la caccia alle streghe, che generava terrorismo e viceversa.
Oggi si rischia di finire sotto processo per intervento degli omosessuali  in branco, oppure per  gli islamisti, che sfruttano bene le leggi che i mafiosi e i corrotti usano per difendere i loro affari.
La censura si muove su binari soliti e chi può  permettersi qualche squallido avvocato, ben pagato, che vendeebbe l'anima al diavolo e la mamma, per un  pugno di euro,  fa tacere il libero pensiero critico, poi ecco a voi gli attentati mafiosi e degli islamisti:  è   la conseguenza logica di tutto questo, loro puntano al controllo della nostra società,  dopo aver ucciso la nostra libertà.