Quando il mondo era diviso in due fronti, Est ed Ovest, avevamo le guerre filo russe, anzi filo sovietiche e quelle dell'Occidente.
Poi, per esempio in America Latina, la guerra sporca dei vari generali, sponsorizzati dagli statunitensi, non erano per la democrazia, ma per i massacri degli oppositori, come in Argentina, da dove uscì Bergoglio, che fu a servizio dei generali assassini di allora.
Un punto fermo della sinistra però rimase sempre la Palestina, fatto storico complicato, con componenti etniche e religiose ancora più complesse.
L'accusa, in parte vera, che i ricchi e potenti ebrei, descritti come biechi e infidi dalla propaganda della sinistra, allora spronata dai comunisti, si fossero rubati le terre dei palestinesi e li avessero cacciati, persiste ancora oggi.
Sì, si sarebbero comportati come gli statunitensi con i nativi americani, ma qui la faccenda è più complessa.
Non voglio entrare in fatti storici complicati, anche perché ormai si tende a cambiare la storia con panzane di ogni genere, parlo dell'esistenza del regno di Giuda per esempio, negata da fanfaroni in vena di idiozie, da sparare in rete in genere.
Io faccio solo notare che le violenze sono tante, che i palestinesi oggettivamente hanno subito gravi ingiustizie, ma non sono solo loro nel mondo e il ritorno di ideologie, da anche idiozie solite, non trova risposte a domande razionali.
Perché interessano i palestinesi e non gli armeni, o i tanti popoli asiatici e africani trattati ancora peggio?
Perché questa guerra è tanto importante?
La risposta sta nelle vicinanze del canale di Suez, dove transitano merci che vanno in Europa e nel Nord America, con il traffico anche al contrario, verso oriente e l'Asia.
Così non interessano i palestinesi, ma le merci ed infatti, in modo demenziale, si sta infastidendo questi commerci nel Golfo Persico, provocando lo scontro con gli Stati Uniti.
Le bandierine della Palestina libera mi paiono ridicole, come sono ridicole tutte le manifestazioni dei soliti fancazzisti professionisti.
L'Italia ne ha conosciute a centinaia di migliaia di queste folle urlanti, ma oggi, più di ieri, tutto questo mi pare solo una perdita di tempo.
Lo Stato di Israele può essere distrutto?
Ricordo che possiede le armi nucleari e non si farà annientare da nessuno, ma si difenderà con le bombe atomiche, se fosse messo alle spalle contro il muro.
Poi gli israeliani, di religione ebraica, che è anche un'appartenenza etnica per loro, non rinunceranno mai al loro Stato e lo difenderanno anche con armi improprie economiche e finanziarie, le definisco così, con le unghie e con i denti.
Ne va della loro sopravvivenza ai vari olocausti, che temono in futuro, ricordando quelli del passato.
Poi ho una domanda pesante da fare.
Dietro l'odio contro lo Stato di Israele c'è ancora del becero e demenziale anti semitismo?