Per vincere la guerra e far trionfare la pace si dovrebbero utilizzare strategie che provochino la perdita economica dei guerrafondai.
Nel passato il bottino e i nuovi territori, ma anche gli schiavi da catturare, erano lo sprono principale dei conflitti.
Oggi abbiamo i canali commerciali e i traffici mercantili, nel Golfo Persico e nel canale di Suez per esempio, oltre al conflitto, storico, dei russi per aprire vie mercantili per il loro vastissimo territorio, che punta verso Occidente dai tempi della nascita dell'impero zarista.
Quindi basterebbe contrastare o trattare per risolvere queste questioni, che la pace giungerebbe.
Le varie ideologie, ormai appartenenti al passato defunto, non prendono in considerazione queste realtà, ancora si parla di buoni e di cattivi, ma mai di vittime, specialmente innocenti, che si trovano su tutti i fronti.
Gli Houthi filo iraniani hanno un particolare rispetto per le navi cinesi e non le colpiscono con i loro droni, di fabbricazione cinese.
Si scopre l'ambiguità della Cina in questo conflitto, o meglio si scopre il loro interesse verso la via della seta, che passerebbe proprio da quelle parti, attraverso il Golfo Persico e il Mar Rosso.
Stanno combattendo per il controllo dei traffici commerciali?
Temo proprio di sì e il fenomeno supera l'assurdo e l'idiozia.
Gli islamisti mediorientali si fanno armare da gente che odia più di tutti gli islamici e in casa loro li rinchiudono in campi di concentramento, dove di fatto muoiono lì, per gli stenti e le fatiche dei lavori forzati.
Sì, la religione e le ideologie sono solo scusanti per celare altri interessi, non si muore mai per una causa nobile e un Dio, ma spesso il Dio non si chiama Allah, ma quattrino.