13 mar 2024

La guerra serve a cosa?

Perché si combatte ancora?
I conflitti umani sono sempre stati legati al controllo dei territori, per esempio una tribù contro l'altra, per gli schiavi da catturare e naturalmente per il bottino frutto dei saccheggi.
Poi si trovavano motivazioni superiori, anzi è oggi che si uccide per gli ideali, così affermano, per la democrazia, per la libertà, o contro gli infedeli, per ricostruire imperi dissolti ed altro ancora.
Eppure dietro i conflitti abbiamo le Industrie belliche, che sono trainanti delle economie locali e mondiali.
Un sospetto atroce mi prende.
È possibile oggi utilizzare altre armi contro i nemici, i tiranni, veri o presunti, contro le teocrazie?
Sicuramente sì, infatti non esistono più Paesi che possono vivere senza commerciare e trafficare con altri.
Sì, per far crollare i regimi tirannici basterebbero scelte economiche e finanziarie che li mettano in crisi economicamente, ma le scelte economiche vincenti non lavorano per la pace.
Putin è un cattivo e feroce dittatore, con il suo regime assolutista, ma in tanti hanno fatto ottimi affari.
L'estremismo islamico e i regimi islamisti fanno arricchire troppe persone.
Si può parlare di affari e scambi a tutti i livelli, poi, se il regime è in pugno a fanatici esaltati, spesso, se non sempre, ci si può arricchire facilmente, perché quelli conosceranno i dettami della loro religione, ma per il resto si fanno imbrogliare facilmente.
Quindi rischiamo l'olocausto nucleare per l'Ucraina e cresce il rischio terrorismo contro le nostre navi nel Golfo Persico, oltre che in casa nostra, ma le armi dei fanatici, progettate se non assemblare pure, sono occidentali.
Per fermare la guerra, per vincere contro i tiranni, servirebbero vere volontà di pace e non solo un opportunismo economico, con i suoi facili profitti.