6 apr 2024

La de natalità e la politica bastarda e contraddittoria.

Mi ricordo bene i discorsi degli esperti negli anni Settanta sul problema dell'alto tasso natalità, che secondo loro era insostenibile, non solo nei Paesi poveri, ma anche da noi.
Si può dire che per decenni questa musica è risuonata, anzi qualche cretino la ripropone, sui soliti giornali sponsorizzati dallo Stato e quindi da noi, sostenendo che per fortuna ci sono gli immigrati.
Infatti l'integrazione è fallita e abbiamo in compenso le baby-gang, per un improbabile futuro di super esperti informatici, mentre questi, oltre a rapinare, spacciare, picchiarsi e picchiare non sanno fare altro.
Sì, i futuri lavoratori di cui abbiamo bisogno sono europei e di Cultura occidentale, peccato per i nostri pennivendoli che pure loro li stanno già sostituendo con l'IA e il loro futuro appare nero.
Quindi, finalmente, si sono accorti che rischiamo di estinguerci, di essere sostituiti da bande di disadattati multietnici, trasformando le nostre città in grandi depositi di immondizia tossica, in tutti sensi, anche in quelli umani.
Così si cerca di far tornare il numero medio di figli per donna al 2,1, necessario per salvare il nostro futuro, la nostra civiltà, anche se a loro, i padroni dell'economia, interessano solo i loro investimenti finanziari, che crollerebbero con il crollo della popolazione legata alla nostra cultura.
Sì, hanno scoperto l'acqua calda, ma è meglio tardi che mai.
Io sono certo che la natalità tornerà a livelli accettabili, da anni si parla di utero artificiale, con i pregi e i difetti di tale strumento, che renderebbe più semplice alle donne mantenere il lavoro ed avere figli.
Però non è solo una questione} tecnologia ed economica, è tanto una faccenda culturale, le famiglie, più o meno unite, hanno un figlio unico, perché, giustamente bisogna mantenerlo sino alla laurea e oltre, spesso quasi sino ai trent'anni.
Esistono motivazioni di mentalità, di egoismo individualista, dove se non dai tutto ai figli ti senti un fallito, mentre sarebbe meglio fornire ai figli la voglia di fare, prima studiare e poi lavorare, virtù spesso rare.
Sì, la fine della cultura famigliare tradizionale, patriarcale e matriarcale, ci sta portando verso il declino, come popolo.
Forse qualche passo in dietro non farebbe male.