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5 ago 2017

#Politica #Italiana, la sinistra imita la destra per salvarsi - ARDUINO ROSSI

Tutto previsto, ovvero lo avevo  detto, infatti il nuovo fascismo potrà  essere diverso nella forma, ma non nella sostanza.

Potrà  essere di sinistra......democratico, o solo democratico nei termini.
Infatti abbiamo una Laura Boldrini, che si definisce di sinistra e propone una legge vaga, per censurare, come fossimo una repubblica islamica, chi istiga l'odio, ovvero chi fa battute su questo e quello, chi esprime critiche contro il potere costituito.
L'odio è  un sentimento e come tale non può  essere misurato, ben identificato, tutto e tutti possono quindi subire la censura della ...cara e ....tenera Boldrini
Oggi la sinistra manda le navi al largo della Libia, ovvero a rischio di guerra e se fossero colpite la reazione sarebbe dura, durissima, militare
Renzi fa concorrenza a Salvini per la lotta alle famigerate e ambigue Ong.
Scusate la domanda, che ripeto da anni, anche su questo blog.
Quale è la destra e quale è  la sinistra?

27 mag 2015

in Basilicata, Friuli e Sicilia si ritrova l¹ Italia che vola in parapendio e deltaplano

Comunicato Stampa 
Raduni di piloti in volo senza motore, sulle ali del vento in deltaplano e parapendio, sono stati organizzati dalla associazioni Fly Maratea, Volo libero Monte Carso ed Etna Fly, rispettivamente in Basilicata, Friuli ed in Sicilia.

L'evento lucano si svolgerà il 13 e 14 giugno nel comune di Latronico (Potenza), paese dell'interno della regione a circa un'ora di strada da Maratea dov'è basata l'associazione. Passa sotto il nome di X-Monte Alpi  2015, scenario il suggestivo ambiente dei rilievi dell'Appennino Lucano, area interessante ed intatta dal punto di vista ambientale e naturalistico.

La manifestazione prevede un nutrito programma fin dalle 9,30 di sabato e domenica sia per i piloti che per gli accompagnatori. 
I primi dall'atterraggio, posto in località Renara a 2 km circa dal centro di Latronico, secondo le condizioni meteo della giornata, raggiungeranno uno dei decolli sulle pendici del monte Alpi, rilievo caratterizzato da tre cime, il Pizzo Falcone, Santa Croce e lo stesso Alpi che s'innalza fino a 1.900 metri, estreme propaggini settentrionali del massiccio del Pollino.
I piloti si cimenteranno in voli di cross country, vale a dire percorrere il maggior numero di chilometri, cercando ciascuno di guadagnare punti e, di conseguenza, i premi in palio. Riconoscimenti anche per il club più numeroso ed il pilota con il brevetto più datato. Per gli accompagnatori sono previste escursioni sul Monte Alpi e nel centro storico di Latronico per ritrovarsi a sera con i volatori per la premiazione, aperitivo, cena e serata nei locali del paese.

A cavallo tra Slovenia e Trieste, sotto i piedi il panorama mozzafiato del golfo omonimo, sorvolando il Monte Carso a ridosso del parco naturale della Val Rosandra, piloti di parapendio daranno vita a Volare Senza Frontiere, manifestazione promossa dal Volo Libero Monte Carso.

Con l'ingresso della Slovenia nell'Unione Europea sono finiti i tempi quando volare sopra il confine significava correre il rischio di essere arrestati dalle autorità jugoslave. Sarà, quindi, possibile decollare dal territorio sloveno ed atterrare a Dolina nel comune di San Dorligo della Valle che patrocina la manifestazione.

Gli organizzatori prevedono una stravagante prova di precisione in atterraggio nel pomeriggio di sabato 20 giugno. Consisterà nel centrare borse colorate con all'interno dei premi. Per domenica 21, invece, l'impegno

consiste in un breve percorso alla portata di tutti, a ridosso del villaggio di Socerb e del Monte Carso, contrassegnato da punti salienti del territorio che i piloti dovranno raggiungere in sequenza. Il GPS in loro dotazione confermerà l'aggiramento di queste "boe" aeree e consentirà di stendere la classifica.

Coloro che vogliono cogliere l'occasione per affrontare il battesimo dell'aria, troveranno a loro disposizione piloti esperti in volo biposto, vale a dire con parapendio appositamente attrezzati per portare in cielo pilota e passeggero.

Maschere in ritardo sopra il mare tra Letojanni e Taormina (Messina) dove i piloti del club Etna Fly organizzano la quarta edizione del Carnival Fly nel fine settimana del 27 e 28 giugno.

Le precedenti occasioni avevano rispettato il periodo tradizionale del carnevale, ma gli organizzatori hanno optato per una versione estiva ed intendono mantenerla anche per le prossime edizioni. D'ora innanzi si volerà su spiagge assolate ed acque limpide, fra tradizioni, folclore, profumo di zagara, sapore di mandorle e di granite, un appuntamento pieno di maschere e sorrisi. L'intento è quello di pitturare il cielo con le ali di deltaplani eparapendio e con i travestimenti dei piloti, divertire chi vola ed il pubblico con particolare riguardo ai bimbi che potranno mascherarsi e partecipare a giochi lungo la spiaggia di Letojanni dove atterranno carri, maschere volanti, carrozze, navi, streghe, animali mitologici e personaggi fiabeschi.

Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL
Associazione Nazionale Italiana Volo Libero (registro CONI n. 238227)
il volo in deltaplano e parapendio

22 mar 2011

Ultimissime -Libia - Gheddafi - Italia Francia e la guerra coloniale


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L’Italia contesta alla Francia il suo accanimento contro le truppe di Gheddafi e ricorda che il comando militare deve passare alla Nato e non deve essere una questione francese.
Il Mediterraneo non è un mare francese e l’ostinazione di Sarkosy contro Gheddafi prova che questa guerra ha pochi se non nessuno scopo umanitario.
Un sincero fine umanitario porterebbe a soccorrere in mare i profughi libici, ma questo fatto non si vede, anzi la Francia non muove un dito, non mobilita le sue navi e lascia la questione dei profughi in mare tutta in mani italiane: invece il soccorso francese si limita ai …. bombardamenti e questi sono duri e feroci.
Già diversi morti tra i civili rendono impopolare le operazioni belliche nel mondo arabo e già diverse manifestazioni ci sono mosse contro l’intervento occidentale.
Contro i bombardamenti abbiamo la Lega Araba e l’Unione Africana, oltre alla Russia e alla Cina.

31 mar 2011

Ultimissima - Migranti in rivolta a Lampedusa e i rimpatri dell'avvenire


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A Lampedusa aerei e navi stanno svuotando l'isola, portando gli immigrati in diverse regioni italiane, tra le proteste degli abitanti.
Intanto i tunisini hanno inscenato una protesta contro gli abitanti dell'isola, che li hanno sopportati in questi giorni: tra loro c'è già la cultura dei futuri padroni, ma non sanno che sono solo lo strumento di chi vuole una politica dura e feroce, contro gli immigrati non integrati.
Non sanno che i mezzi per reprimere una folla in rivolta ci sono, ma non si usano per motivi.....di immagine.
Più protesteranno, più alzeranno la voce e la politica sarà repressiva, fascista, razzista, ma solo perché non potranno integrarsi nel nostro mondo.
Se fossero ingegneri, ricercatori scientifici, tecnici, sarebbero accolti in altro modo: di manovali ne abbiamo abbastanza, anzi troppi.
Non credano nella nostra sinistra: saranno i primi ad organizzare i rimpatri, quando le condizioni politiche lo consentiranno.

22 mar 2011

Bombe - Gheddafi - Libia e Francia, Italia e ...Sarkozy e il Mediterraneo


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Il Mediterraneo non è un mare francese e l’ostinazione di Sarkosy contro Gheddafi prova che questa guerra ha pochi se non nessuno scopo umanitario.
L’Italia contesta alla Francia il suo accanimento contro le truppe di Gheddafi e ricorda che il comando militare deve passare alla Nato e non deve essere una questione francese.
Un sincero fine umanitario porterebbe a soccorrere in mare i profughi libici, ma questo fatto non si vede, anzi la Francia non muove un dito, non mobilita le sue navi e lascia la questione dei profughi in mare tutta in mani italiane: invece il soccorso francese si limita ai …. bombardamenti e questi sono duri e feroci.
Già diversi morti tra i civili rendono impopolare le operazioni belliche nel mondo arabo e già diverse manifestazioni ci sono mosse contro l’intervento occidentale.
Contro i bombardamenti abbiamo la Lega Araba e l’Unione Africana, oltre alla Russia e alla Cina.

26 ott 2023

La sicurezza è sempre più un ricordo.

La politica non vuole o non riesce a ridarci la vecchia sicurezza di un tempo, quando era praticamente impossibile essere aggrediti, specialmente per le donne.
Ora le soluzioni ci sono, ma servono iniziative molto dure, oso dire repressive, basterebbe imporre una soluzione durissima, che io chiamo "i lavori obbligatori" perché i lavori forzati sono impopolari e sono pure incostituzionali, quindi è meglio non nominarli. 
Mi spiego meglio, se uno commette un reato deve pagare e il modo migliore per lui sta nel lavoro, che deve svolgere in modo che la sua reclusione non sia un costo alla società, ma almeno che si ripaghi quanto i cittadini spendono per mantenerlo in carcere.
In questo modo si risolve il problema dell'affollamento carcerario, che poi è un costo per carcerato, che deve rimanere complessivamente entro i parametri della spesa pubblica, oggi sempre più rigida per non far crescere troppo il debito pubblico.
Quindi se nelle carceri abbiamo non 50mila carcerati, ma 100mila o anche 500mila non è un problema, di luoghi abbandonati ne abbiamo tanti, edifici in disuso, abitati da bande di immigrati irregolari, che possono essere trasformati in carceri, basta che siano loro, con il loro lavoro a ripagare il tutto. 
Visto che almeno la metà dei criminali, ma forse si può parlare di due terzi, sono formati da loro, risolveremmo molti problemi, tra cui quello della rispedizione a casa loro di costoro, i nostri graditi ospiti.
Non vogliono tornare da dove sono venuti?
Non è un problema, possono lavorare in centri di reclusione, per noi.
A quel punto molti clandestini se ne svigneranno, altri eviteranno di arrivare da noi e le strade tornerebbero sicure.
Cosa impedisce tutto questo?
I buonisti sporcaccioni si strapperebbero le vesti, non lo fanno per le ragazzine stuprate mentre vanno a scuola, ma lo fanno solo per gli stupratori.
Le corti di giustizia internazionali ci condannerebbero, ma solo noi saremmo condannati e non la Gran Bretagna, che rinchiude i clandestini su navi prigione, promettendo di mandarli in Ruanda, in campi di concentramento.
Si sa che dietro queste ridicole corti abbiamo Stati potenti, che hanno legami con associazioni dette filantropiche, che riciclano anche denaro sporco e hanno le loro sedi nei Paesi ex coloniali, che ci fanno la morale.
Però Israele, con pregi e con difetti, ha dimostrato che si può mandare all'inferno anche l'ONU e quindi pure noi potremmo alzare la testa, se volessimo.

12 dic 2023

La nuova Santa alleanza tra ex nemici.

Il Manifesto è il giornale, posto a sinistra del fu Partito Comunista, che fu scomunicato nel 1948, con tutti i suoi elettori.
Il partito Manifesto oggi non esiste più, gli elettori, pochi, se ne sono andati, ma resiste il giornale, finanziato ancora dallo Stato come periodico di partito, a nostre spese.
Ora l'unico difensore accanito di questo traffico criminale, ipocritamente celato da messaggio evangelico, è questo periodico di scomunicati, di anime dannate future, appunto secondo i santi precetti della Chiesa Cattolica.
Quindi gli ultimi tardo comunisti, duri e puri, si allenano con i trafficanti mafiosi, corrotti e con prove certe di affari illeciti, che nessun magistrato osa indagare, perché abbiamo la potentissima istituzione Chiesa Cattolica, con tutti i suoi denari, i suoi agganci e i suoi intrallazzi.
La povertà mentale, culturale che sta alle spalle di tutto questo schifo è malamente difeso con frasette idiote, con risposte patetiche e anche ridicole.
Loro dicono che è..... Vangelo, è carità cristiana, ovvero bestemmiano come vecchi degenerati, vecchi sozzoni, frequentatori di lupanari, perché mettere sullo stesso piano il commercio di carne umana, per tutti i vizi e gli sfruttamenti possibili, al Vangelo è la peggiore delle bestemmie da me udita.
I tardo trasformisti, da stalinisti invece oggi sono clericali e papisti, come i nemici di un tempo, fedeli seguaci del Vangelo secondo Bergoglio, il gesuita.
Se dietro non ci fosse un commercio evidente di esseri umani, per bande criminali internazionali, per favorire cosche mafiose, sarebbe una faccenda tutta da ridere, ma non ridono gli abitanti delle periferie, gli onesti poveracci che abitano legalmente nelle case popolari, le vittime delle aggressioni, le donne che devono andare al lavoro, a scuola da sole e rischiano molestie, stupri ogni passo che fanno.
Quindi ringraziamo i delinquenti imbarcati sulle navi delle ONG, i vescovi con la scorta e gli ultimi viscidi compagni di merende.
Per chi non sapesse chi fossero i compagni di merende ricordo a loro i fatti della banda del mostro di Firenze, quando andavano a commettere i loro crimini e si definivano appunto così.
Abbiamo così i nuovi compagni di merenda.
Non so chi fa più schifo, sono i nuovi o i vecchi?

5 gen 2013

Giacomo - Cap. 3 Contro l'intemperanza del linguaggio

Cap. 3

Contro l'intemperanza del linguaggio

 1  Fratelli miei, non vi fate maestri in molti, sapendo che noi riceveremo un giudizio più severo,  2  poiché tutti quanti manchiamo in molte cose. Se uno non manca nel parlare, è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo.  3  Quando mettiamo il morso in bocca ai cavalli perché ci obbediscano, possiamo dirigere anche tutto il loro corpo.  4  Ecco, anche le navi, benché siano così grandi e vengano spinte da venti gagliardi, sono guidate da un piccolissimo timone dovunque vuole chi le manovra.  5  Così anche la lingua: è un piccolo membro e può vantarsi di grandi cose. Vedete un piccolo fuoco quale grande foresta può incendiare!  6  Anche la lingua è un fuoco, è il mondo dell'iniquità, vive inserita nelle nostre membra e contamina tutto il corpo e incendia il corso della vita, traendo la sua fiamma dalla Geenna.  7  Infatti ogni sorta di bestie e di uccelli, di rettili e di esseri marini sono domati e sono stati domati dalla razza umana,  8  ma la lingua nessun uomo la può domare: è un male ribelle, è piena di veleno mortale.  9  Con essa benediciamo il Signore e Padre e con essa malediciamo gli uomini fatti a somiglianza di Dio.  10  E' dalla stessa bocca che esce benedizione e maledizione. Non dev'essere così, fratelli miei!  11  Forse la sorgente può far sgorgare dallo stesso getto acqua dolce e amara?  12  Può forse, miei fratelli, un fico produrre olive o una vite produrre fichi? Neppure una sorgente salata può produrre acqua dolce.

La vera e la falsa sapienza

 13  Chi è saggio e accorto tra voi? Mostri con la buona condotta le sue opere ispirate a saggia mitezza.  14  Ma se avete nel vostro cuore gelosia amara e spirito di contesa, non vantatevi e non mentite contro la verità.  15  Non è questa la sapienza che viene dall'alto: è terrena, carnale, diabolica;  16  poiché dove c'è gelosia e spirito di contesa, c'è disordine e ogni sorta di cattive azioni.  17  La sapienza che viene dall'alto invece è anzitutto pura; poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parzialità, senza ipocrisia.  18  Un frutto di giustizia viene seminato nella pace per coloro che fanno opera di pace.

15 set 2023

Immigrazione, la truffa storica contro i poveri.

Si parla di accoglienza verso i poveri africani, con discorsi tanto falsi quanto stupidi sul rispetto delle loro culture, che tradotto in italiano significa che costoro possono restare nella loro miseria umana, economica e creparci.
Poi, altra idiozia ripetuta come un mantra, si ricorda che noi italiani siamo stati per più di cento anni migranti, anzi i nostri giovani laureati lo sono ancora.
Sì, abbiamo dai 70 agli 80 milioni di individui di origine italiana sparsi nel mondo, ma questo fatto non spiega la situazione attuale.
Allora la manodopera era ricercata, specialmente quella di basso livello di specializzazione, era l'epoca dei lavori ripetitivi, delle catene di montaggio, ma poi molti nostri connazionali si integrarono benissimo nelle varie realtà dove erano emigrati, dimostrando di saperci fare.
Oggi invece il mondo cerca laureati, tecnici abili, infatti più di centomila ragazzi italiani sono andati all'estero a svolgere lavori ben pagati.
Invece la folla degli africani cerca lo Stato Sociale, ovvero sanità pubblica e  protezione sociale, oltre a salari più alti, per il cambio favorevole, ovvero le loro monete sono inflazionate e l'Euro invece vale moltissimo nelle loro contrade.
Perché si favorisce questa invasione e chi la favorisce?
Lo si fa per rendere i poveri sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi.
Se si divide una torta già scarsa, si invita tanta gente a mangiarla, si avranno fette sempre più sottili, questo fatto è evidente anche per gli ipocriti buonisti. 
Gli studi demografici prevedono un crollo del numero della popolazione mondiale entro la fine del secolo e questo, per chi conosce la storia, è sempre avvenuto.
Quando la popolazione supera il numero massimo possibile, per permettere a tutti di nutrirsi, si avranno malattie, dovute alla carenza delle risorse, con alta mortalità.
Il problema vero sta nell'accumulo di ricchezze in poche mani e i ceti popolari, ma anche quello medio, perdono fette di reddito.
Uno strumento per indebolire i lavoratori meno specializzati, ma anche il ceto medio, sta appunto nella concorrenza spietata di queste folle di africani, che poi stanno rendendo sempre più difficile le condizione di vita della gente delle periferie.
Così il loro arrivo non dà a loro migliori condizioni di vita, ma peggiora quelle delle persone più deboli e misere, da noi.
Ormai in troppi tra costoro pare vivano come fossero nelle periferie delle loro megalopoli, ma per ora a loro conviene ancora lavorare da noi, con i salari da fame che ricevono, perché i loro risparmi sono un vero patrimonio nelle loro Patrie di origine, così inviano i soldi in Africa, sfamano le loro famiglie e si assicurano la vecchiaia. 
Però il reddito perso, in questo modo, dai nostri ceti medi e popolari, che ricevono meno salari o vedono svalutate le loro abitazioni in periferia, qui entra in gioco la speculazione sugli immobili, finisce, guarda un po' la casualità, in maggiori profitti per gli abitanti del centro, per il ceto medio alto e alto, che pagano meno cameriere, gente delle pulizie, inservienti per esempio.
Così cresce il dislivello tra i ricchi e i poveri su questo pianeta, grazie a questa immigrazione sciagurata e questo fatto lo sanno bene chi finanzia le navi delle ONG, ma non scuole e strutture per lo sviluppo in Africa.
Sì, anche l'immigrazione serve per ridurre la popolazione mondiale, togliendo reddito ai ceti più deboli, togliendo risorse ai poveri, che si fanno la guerra tra loro per lavori sempre meno pagati.
Mi raccontò una donna peruviana che voleva tornare al suo Paese, perché venti anni prima il suo salario rendeva 3 o 4 volte quello attuale, ma ormai non le conveniva più restare in Italia. 
La concorrenza tra poveri segue anche questa logica, invece per ora gli africani trovano ancora convenienti venire da noi, poi si ribelleranno e il finale sarà tragico per molti.

11 feb 2012

Riforma pesca UE WWF: “PESCHERECCI EUROPEI ALL’INSOSTENIBILE CONQUISTA DEGLI OCEANI”


 Riforma pesca UE
WWF: “PESCHERECCI EUROPEI ALL’INSOSTENIBILE CONQUISTA DEGLI OCEANI”

Nuovo rapporto WWF sull’espansione delle flotte dal 1950 a oggi con
mappa interattiva su www.wwf.it

SUBITO LA RIFORMA UE PER SALVARE PESCE E PESCA
La petizione WWF online sulla nuova piattaforma europea wwf.it/petizionepesca

Pescherecci europei in alto mare alla “conquista” degli oceani del mondo, con un’attività di pesca che in 60 anni, e in particolare dagli anni Ottanta, è diventata sempre più insostenibile. È l’immagine che emerge dal nuovo rapporto WWF “L’espansione delle flotte europee ed internazionali nell’oceano dal 1950 ad oggi”, corredato da una mappa animata pubblicata su www.wwf.it, che mostra come le flotte europee siano tra quelle che si sono spinte più lontano nei mari del mondo per pescare e trovare nuovi stock di pesce totalmente ignoti a noi consumatori, con un’intensità sempre maggiore e spesso al limite della sostenibilità e potenzialmente della legalità.
Un primato negativo stimolato dal calo delle catture nazionali e dagli sforzi per ridurre il numero dei pescherecci che pescano nelle acque europee, ciò ha portato gran parte delle flotte a concentrare i propri sforzi all’estero, il tutto favorito da accordi di pesca con i Paesi in via di sviluppo. La pratica immorale del cambiamento di bandiera (per cui le navi dell'UE eludono le norme comunitarie cambiando bandiera con quella di un paese non UE) e i sussidi per i carburanti hanno determinato l’attuale stato di sovrasfruttamento delle risorse ittiche, con  conseguenze deleterie non solo sugli stock ittici mondiali, ma anche nel lungo termine sullo stesso settore della pesca.

Per avviare la necessaria, ambiziosa riforma della Politica Comunitaria della Pesca (PCP), il WWF chiede all'UE di rendere la sua flotta da pesca sostenibile, e di impegnarsi a rendere ancor più sostenibile anche la gestione della pesca sulla scena internazionale. Serve coerenza tra le norme applicate in acque europee e quanto accade in acque internazionali o nei Paesi in via di sviluppo. Il WWF chiede anche che il miliardo di euro destinato alla gestione delle flotte in alto mare non venga in alcun modo utilizzato per finanziare pratiche di pesca distruttive e non sostenibili.

La riforma della politica comunitaria della pesca è un'occasione unica per fare in modo che tutti i pescherecci dell'UE siano rispettosi di habitat e stock ittici, ovunque essi operino nel mondo - ha dichiarato Marco Costantini Responsabile del Programma Mare WWF Italia - Se l'UE non riuscirà ad assumere un ruolo di leadership nella gestione della pesca e nella protezione degli oceani sulla scena internazionale, contribuirà essa stessa in maniera preponderante alla crisi globale della pesca, mettendo a repentaglio la sicurezza alimentare globale nel lungo periodo. L'Europa ha purtroppo sempre mal gestito la pesca ed è quanto mai urgente una vera e propria riforma, radicale e coraggiosa, della Politica Comunitaria della Pesca.” conclude Costantini.
 
LA PETIZIONE PESCA ONLINE: OBIETTIVO 500.000 FIRME ENTRO SETTEMBRE
La Commissione Europea tende a partecipare con deboli mandati di negoziazione a livello internazionale, e mostra poca ambizione nel processo di riforma della pesca globale. Per sollecitare l'UE ad assumere un ruolo guida per eliminare la pesca illegale e promuovere attività che promuovano pratiche di pesca sostenibile a livello globale, proprio oggi il WWF rilancia su una nuova piattaforma europea la petizione pesca online suwwf.it/petizionepesca indirizzata al Presidente e ai Membri del Parlamento Europeo, per chiedere con l’aiuto di tutti i cittadini:

  • Di interrompere le pratiche distruttive di pesca (gestire la pesca in maniera coerente, costante e con prospettive di lungo termine, a livello di bacino, per consentire agli stock di ricostituirsi)
  • Di assicurare la presenza di pesce per le future generazioni (stabilire un insieme di regole condivise che consentano ai pescatori di prendere ciò che è ragionevole, scientificamente deciso, e soprattutto quando è necessario)
  • Di salvare i pescatori, le nostre tradizioni culturali e il pesce che mangiamo
  • Di applicare questi stessi principi a tutti i pescherecci europei ovunque essi operino nel mondo
NOTA: QUALCHE NUMERO SULLA FLOTTA EUROPEA
 
Ufficialmente, la flotta dell'Unione Europea che opera in acque extra-europee è composta di 718 pescherecci che rappresentano il 25% della flotta UE in termini di stazza lorda. Il 59% opera sotto la bandiera spagnola, il 14% sotto bandiera francese e il 10% sotto bandiera portoghese.

L'Unione europea consuma il 25% del pesce del mondo. Oggi importa il 65% dei prodotti della pesca disponibili sui propri mercati interni.
Il report e la mappa sono consultabili: www.wwf.it  
Firma la petizione su: wwf.it/petizionepesca

25 gen 2012

WWF: “PESCHERECCI EUROPEI ALL’INSOSTENIBILE CONQUISTA DEGLI OCEANI”


 Riforma pesca UE
WWF: “PESCHERECCI EUROPEI ALL’INSOSTENIBILE CONQUISTA DEGLI OCEANI”
Nuovo rapporto WWF sull’espansione delle flotte dal 1950 a oggi con
mappa interattiva su www.wwf.it

SUBITO LA RIFORMA UE PER SALVARE PESCE E PESCA
La petizione WWF online sulla nuova piattaforma europea wwf.it/petizionepesca

Pescherecci europei in alto mare alla “conquista” degli oceani del mondo, con un’attività di pesca che in 60 anni, e in particolare dagli anni Ottanta, è diventata sempre più insostenibile. È l’immagine che emerge dal nuovo rapporto WWF “L’espansione delle flotte europee ed internazionali nell’oceano dal 1950 ad oggi”, corredato da una mappa animata pubblicata su www.wwf.it, che mostra come le flotte europee siano tra quelle che si sono spinte più lontano nei mari del mondo per pescare e trovare nuovi stock di pesce totalmente ignoti a noi consumatori, con un’intensità sempre maggiore e spesso al limite della sostenibilità e potenzialmente della legalità.
Un primato negativo stimolato dal calo delle catture nazionali e dagli sforzi per ridurre il numero dei pescherecci che pescano nelle acque europee, ciò ha portato gran parte delle flotte a concentrare i propri sforzi all’estero, il tutto favorito da accordi di pesca con i Paesi in via di sviluppo. La pratica immorale del cambiamento di bandiera (per cui le navi dell'UE eludono le norme comunitarie cambiando bandiera con quella di un paese non UE) e i sussidi per i carburanti hanno determinato l’attuale stato di sovrasfruttamento delle risorse ittiche, con  conseguenze deleterie non solo sugli stock ittici mondiali, ma anche nel lungo termine sullo stesso settore della pesca.

Per avviare la necessaria, ambiziosa riforma della Politica Comunitaria della Pesca (PCP), il WWF chiede all'UE di rendere la sua flotta da pesca sostenibile, e di impegnarsi a rendere ancor più sostenibile anche la gestione della pesca sulla scena internazionale. Serve coerenza tra le norme applicate in acque europee e quanto accade in acque internazionali o nei Paesi in via di sviluppo. Il WWF chiede anche che il miliardo di euro destinato alla gestione delle flotte in alto mare non venga in alcun modo utilizzato per finanziare pratiche di pesca distruttive e non sostenibili.

“La riforma della politica comunitaria della pesca è un'occasione unica per fare in modo che tutti i pescherecci dell'UE siano rispettosi di habitat e stock ittici, ovunque essi operino nel mondo - ha dichiarato Marco Costantini Responsabile del Programma Mare WWF Italia - Se l'UE non riuscirà ad assumere un ruolo di leadership nella gestione della pesca e nella protezione degli oceani sulla scena internazionale, contribuirà essa stessa in maniera preponderante alla crisi globale della pesca, mettendo a repentaglio la sicurezza alimentare globale nel lungo periodo. L'Europa ha purtroppo sempre mal gestito la pesca ed è quanto mai urgente una vera e propria riforma, radicale e coraggiosa, della Politica Comunitaria della Pesca.” conclude Costantini.

LA PETIZIONE PESCA ONLINE: OBIETTIVO 500.000 FIRME ENTRO SETTEMBRE
La Commissione Europea tende a partecipare con deboli mandati di negoziazione a livello internazionale, e mostra poca ambizione nel processo di riforma della pesca globale. Per sollecitare l'UE ad assumere un ruolo guida per eliminare la pesca illegale e promuovere attività che promuovano pratiche di pesca sostenibile a livello globale, proprio oggi il WWF rilancia su una nuova piattaforma europea la petizione pesca online suwwf.it/petizionepesca indirizzata al Presidente e ai Membri del Parlamento Europeo, per chiedere con l’aiuto di tutti i cittadini:

  • Di interrompere le pratiche distruttive di pesca (gestire la pesca in maniera coerente, costante e con prospettive di lungo termine, a livello di bacino, per consentire agli stock di ricostituirsi)
  • Di assicurare la presenza di pesce per le future generazioni (stabilire un insieme di regole condivise che consentano ai pescatori di prendere ciò che è ragionevole, scientificamente deciso, e soprattutto quando è necessario)
  • Di salvare i pescatori, le nostre tradizioni culturali e il pesce che mangiamo
  • Di applicare questi stessi principi a tutti i pescherecci europei ovunque essi operino nel mondo
NOTA: QUALCHE NUMERO SULLA FLOTTA EUROPEA

Ufficialmente, la flotta dell'Unione Europea che opera in acque extra-europee è composta di 718 pescherecci che rappresentano il 25% della flotta UE in termini di stazza lorda. Il 59% opera sotto la bandiera spagnola, il 14% sotto bandiera francese e il 10% sotto bandiera portoghese.

L'Unione europea consuma il 25% del pesce del mondo. Oggi importa il 65% dei prodotti della pesca disponibili sui propri mercati interni.
Il report e la mappa sono consultabili: www.wwf.it  
Firma la petizione su: wwf.it/petizionepesca

31 mar 2011

Ultime notizie -Migranti in rivolta a Lampedusa e i rimpatri dell'avvenire


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A Lampedusa aerei e navi stanno svuotando l'isola, portando gli immigrati in diverse regioni italiane, tra le proteste degli abitanti.
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Non sanno che i mezzi per reprimere una folla in rivolta ci sono, ma non si usano per motivi.....di immagine.
Più protesteranno, più alzeranno la voce e la politica sarà repressiva, fascista, razzista, ma solo perché non potranno integrarsi nel nostro mondo.
Se fossero ingegneri, ricercatori scientifici, tecnici, sarebbero accolti in altro modo: di manovali ne abbiamo abbastanza, anzi troppi.
Non credano nella nostra sinistra: saranno i primi ad organizzare i rimpatri, quando le condizioni politiche lo consentiranno.

19 mar 2011

Ultima ora - Gheddafi oggi è il cattivo di turno


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Così Gheddafi oggi è il cattivo di turno e se questa campagna proseguirà verrà colpito pesantemente, come fu capitò a Saddam Hussein.
Gheddafi ha fatto il lavoro sporco sotto i riflettori mondiali dell'informazione e sarà facile trovare le scuse per imporre pace e democrazia con i cannoni, peccato che gli altri interventi sono stati tutti disastrosi: Iraq, Afghanistan, Somalia sono alcuni esempi che dovrebbero far riflettere.
In quei Paesi, dopo pesanti interventi militari occidentali, non si è visto l'ombra della democrazia, anzi tutto è degenerato e si è incancrenito.
Perché non si è cercato di fermare il flusso di denaro che serviva e serve a Gheddafi per pagare i suoi mercenari?
Perché non si è cercato di fermare le navi che portavano armi e munizioni a Gheddafi in questi giorni?
L'intervento, quando ormai il dittatore libico ha schiacciato i ribelli, è ridicolo, poi è risibile colpire un tiranno, che è stato foraggiato e ha comprato azioni, ville, aziende ed alberghi in Occidente per decenni.
Si sono accorti solo ora che è un sanguinario?

31 mar 2011

Notizie news - Migranti in rivolta a Lampedusa e i rimpatri dell'avvenire


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A Lampedusa aerei e navi stanno svuotando l'isola, portando gli immigrati in diverse regioni italiane, tra le proteste degli abitanti.
Intanto i tunisini hanno inscenato una protesta contro gli abitanti dell'isola, che li hanno sopportati in questi giorni: tra loro c'è già la cultura dei futuri padroni, ma non sanno che sono solo lo strumento di chi vuole una politica dura e feroce, contro gli immigrati non integrati.
Non sanno che i mezzi per reprimere una folla in rivolta ci sono, ma non si usano per motivi.....di immagine.
Più protesteranno, più alzeranno la voce e la politica sarà repressiva, fascista, razzista, ma solo perché non potranno integrarsi nel nostro mondo.
Se fossero ingegneri, ricercatori scientifici, tecnici, sarebbero accolti in altro modo: di manovali ne abbiamo abbastanza, anzi troppi.
Non credano nella nostra sinistra: saranno i primi ad organizzare i rimpatri, quando le condizioni politiche lo consentiranno.

21 set 2011

VENEZIA . SEQUESTRO DI CALZATURE CONTRAFFATTE



Nell'ambito dei controlli sugli automezzi sbarcati dalle navi traghetto, i funzionari  doganali  della  Sezione  operativa  territoriale Marittima di Venezia hanno sequestrato, con la collaborazione della Guardia di Finanza, circa 14.000 paia di calzature contraffatte.
Il valore commerciale della merce, che riproduceva modelli e loghi delle società NIKE e ARMANI JEANS, è di circa 1.000.000 di euro.
Il conducente dell’autoarticolato e l’accompagnatore sono stati denunciati a piede libero all'Autorità Giudiziaria

22 mar 2011

Ultime notizie - Libia - Gheddafi - Italia Francia e la guerra coloniale


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L’Italia contesta alla Francia il suo accanimento contro le truppe di Gheddafi e ricorda che il comando militare deve passare alla Nato e non deve essere una questione francese.
Il Mediterraneo non è un mare francese e l’ostinazione di Sarkosy contro Gheddafi prova che questa guerra ha pochi se non nessuno scopo umanitario.
Un sincero fine umanitario porterebbe a soccorrere in mare i profughi libici, ma questo fatto non si vede, anzi la Francia non muove un dito, non mobilita le sue navi e lascia la questione dei profughi in mare tutta in mani italiane: invece il soccorso francese si limita ai …. bombardamenti e questi sono duri e feroci.
Già diversi morti tra i civili rendono impopolare le operazioni belliche nel mondo arabo e già diverse manifestazioni ci sono mosse contro l’intervento occidentale.
Contro i bombardamenti abbiamo la Lega Araba e l’Unione Africana, oltre alla Russia e alla Cina.

31 mar 2011

Ultima ora - Migranti in rivolta a Lampedusa e i rimpatri dell'avvenire


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A Lampedusa aerei e navi stanno svuotando l'isola, portando gli immigrati in diverse regioni italiane, tra le proteste degli abitanti.
Intanto i tunisini hanno inscenato una protesta contro gli abitanti dell'isola, che li hanno sopportati in questi giorni: tra loro c'è già la cultura dei futuri padroni, ma non sanno che sono solo lo strumento di chi vuole una politica dura e feroce, contro gli immigrati non integrati.
Non sanno che i mezzi per reprimere una folla in rivolta ci sono, ma non si usano per motivi.....di immagine.
Più protesteranno, più alzeranno la voce e la politica sarà repressiva, fascista, razzista, ma solo perché non potranno integrarsi nel nostro mondo.
Se fossero ingegneri, ricercatori scientifici, tecnici, sarebbero accolti in altro modo: di manovali ne abbiamo abbastanza, anzi troppi.
Non credano nella nostra sinistra: saranno i primi ad organizzare i rimpatri, quando le condizioni politiche lo consentiranno.

29 gen 2024

Come fare in modo che se ne vadano.

Di chi sto parlando?
Dei graditi ospiti, quelli che spacciano in periferia, che aggrediscono le donne sole, che fanno i manovali della criminalità, poi aggiungo anche chi svolge lavori sotto costo, rendendo la vita sempre più miserabile per i più deboli socialmente.
Loro sono qua perché ogni Euro risparmiato a casa loro vale 10, 20 anche 30 volte quello che vale da noi.
Questi sono i miracoli del cambio monetario, che loro non capiscono e non solo loro, ma se ne approfittano.
Visto che riforme del sistema monetario dominante non se ne vedono non rimane che favorire tutte quelle iniziative che li costringerebbero a fuggire dall'Italia, per non avere la peggio.
Io credo poco alle espulsioni in sé stesse, per costoro, si rischia solo di pagare il loro viaggio di andata a casa, per farsi una vacanza, ma a loro lavorare da noi vale sempre il sacrificio di un viaggio di rientro in barchetta, al centro del Mediterraneo.
Li ritroveremmo qua, con un altro sbarco di finti profughi. 
Invece, qui parrò un folle per qualcuno, bisognerebbe utilizzarli per mille lavori da svolgere in prigione.
Mi spiego meglio, non li chiamerò lavori forzati, ma lavori obbligatori e costoro dovranno pagarsi il carcere, o meglio il centro di raccolta obbligatorio.
Non serviranno pene lunghe, ma basterebbero sei mesi alla volta e per farli lavorare basterà applicare il principio che chi non lavora non mangi neppure.
Poi si paga pure il loro viaggio, in nave e non in aereo, per risparmiare, ovviamente su navi per trasporto merci e non da crociera.
Più ne verranno rinchiusi e meno converrà a costoro di giungere da noi, inoltre bisogna colpire chi li sfrutta, i vari negrieri, mettendo una penale economica pesantissima o altro a chi utilizza immigrati e anche italiani per il lavoro nero.
Sì, da una parte si devono dare diritti ai lavoratori, dall'altro bisogna essere durissimi con il lavoro nero, perché da questo che parte gran parte del problema. 
Sì, portiamo un po' di legalità in Italia e avremo meno degrado, meno crimine diffuso e meno immigrati, che in futuro non serviranno più.
Infatti perché non favorire l'uso di macchinari in agricoltura anche al Sud?
Ci libereremmo di immigrati inutili e dannosi.

31 mar 2011

Clandestini in Italia - Migranti in rivolta a Lampedusa e i rimpatri dell'avvenire


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A Lampedusa aerei e navi stanno svuotando l'isola, portando gli immigrati in diverse regioni italiane, tra le proteste degli abitanti.
Intanto i tunisini hanno inscenato una protesta contro gli abitanti dell'isola, che li hanno sopportati in questi giorni: tra loro c'è già la cultura dei futuri padroni, ma non sanno che sono solo lo strumento di chi vuole una politica dura e feroce, contro gli immigrati non integrati.
Non sanno che i mezzi per reprimere una folla in rivolta ci sono, ma non si usano per motivi.....di immagine.
Più protesteranno, più alzeranno la voce e la politica sarà repressiva, fascista, razzista, ma solo perché non potranno integrarsi nel nostro mondo.
Se fossero ingegneri, ricercatori scientifici, tecnici, sarebbero accolti in altro modo: di manovali ne abbiamo abbastanza, anzi troppi.
Non credano nella nostra sinistra: saranno i primi ad organizzare i rimpatri, quando le condizioni politiche lo consentiranno.

9 nov 2022

Gli italiani sono per le chiusure delle frontiere.

Un'inchiesta indica che 2 italiani su 3 è per la linea di chiusura del governo, ma anche in quel terzo c'è chi è contrario perché la vorrebbe più ferrea, più decisa.
Questa non è una sorpresa, basta sentire i discorsi e percepire le paure della gente, infatti Meloni ha vinto le elezioni soprattutto per questo motivo.
Per fermarla hanno riesumato discorsi politici del secolo scorso, con il ritorno al fascismo e senza questa paura il governo avrebbe una maggioranza enorme, diciamo bulgara.
Ora bisogna combattere la battaglia più importante, quella contro i trafficanti, parlo soprattutto di chi guadagna da questi commerci, i caporali vari, di tutta Italia, i mafiosi e i riciclatori, che se esistesse la volontà politica, porterebbe a sequestri di miliardi di euro, frutto di questi traffici.
I buonisti, spesso ridicoli, sono solo la faccia..... ipocrita, per i fessi, di queste associazioni criminali, che vanno dal lavoro nero, sempre meno pagato, alla manovalanza per il crimine.
La vera battaglia è interna e se si colpissero certi finanziatori della politica nazionale avremmo la vittoria facile, poi le leggi per sequestrare le navi delle ONG, per controllare velocemente i migranti e riportarli in Africa, al prezzo di un viaggio in nave, con migliaia di passeggeri, sarebbe una conseguenza certa.