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13 giu 2012

Libero - La Repubblica - Giornali e giornalisti - I poveri pennivendoli


I poveri pennivendoli, talvolta pure mal pagati, delle testate giornalistiche, dei giornali online, che vivono a dire il vero sulle nostre spalle, grazie a contributi pubblici e sconti fiscali: il governo per loro deve continuare ad esistere, deve resistere, deve imporre nuove regole contro la rete, da limitare, scordandosi che Internet è gestita da multinazionali ben più potenti e ricche dello Stato italiano.
Se osassero toccare ancora la rete, avremmo una nuova campagna contro la censura che danneggerebbe l’immagine del Paese e alla fine Monti cadrebbe malamente come fece Berlusconi: chi non sa cosa sia la rete è destinato a scomparire dal mondo della politica.
Chiunque vuole censurarla, ma non ne conosce la forza, si romperà le corna: questo vale non solo per i politici, ma anche per certi editori di giornali.
La tigre o la si cavalca o ti sbrana: Internet non può essere tenuto in gabbia: i provider sono controllati da società che possono porre dei filtri, ma questi verrebbero facilmente superati, mentre l’opinione censurata tornerebbe a galla.

25 apr 2011

Ultima ora - Il Fatto quotidiano - Marco Travaglio e.......... il silenzio degli innocenti



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Ecco che arrivano e ti insegnano ...a stare zitto.
Lo sapevate che "Il Fatto Quotidiano" vende ......incredibile, 80mila copie cartacee?
No? Così hanno scritto, con aria di sufficienza ed un pizzichino di arroganza.
Terribili questi amiconi.
Ma la risposta non è arrivata.
Anzi il dubbio aumenta e cresce.
Chi finanzia tutto questo?
Perché i giornali sono tutti in perdita, tranne i blog, come quelli di blogger, che non costano nulla e non rendono nulla, ma non sono giornali?
80mila copie costano tantissimo, bisogna distribuirle.
Qui riporto i dati presi da Wikipedia e penso che siano dati ufficiali, giornalieri suppongo:




153.414 tiratura
80.604
vendite




Beppe Grillo ha detto che i giornali li paghiamo noi ed ha ragione.
Come li paghiamo?
Quando scrivevo per la pagina della cultura di un quotidiano locale, anni fa, scoprii gli strani intrallazzi tra politici ed imprenditori attraverso la stampa, il famoso e famigerato IV potere.
Ultimamente “Il Fatto Quotidiano” ha difeso, facendola passare per santa e ...civile oltre che progressista, una ….... multinazionale.
Solo Silvio Berlusconi è il capitalista cattivo?
Mi piacerebbe ascoltare qualche risposta....intelligente e non da chi sa tutto e ti invita a stare zitto.
Come scrisse sotto “Notizie News” un ...anonimo.
Grazie. 

13 giu 2012

ultime notizie - La Repubblica - Giornali e giornalisti - I poveri pennivendoli


I poveri pennivendoli, talvolta pure mal pagati, delle testate giornalistiche, dei giornali online, che vivono a dire il vero sulle nostre spalle, grazie a contributi pubblici e sconti fiscali: il governo per loro deve continuare ad esistere, deve resistere, deve imporre nuove regole contro la rete, da limitare, scordandosi che Internet è gestita da multinazionali ben più potenti e ricche dello Stato italiano.
Se osassero toccare ancora la rete, avremmo una nuova campagna contro la censura che danneggerebbe l’immagine del Paese e alla fine Monti cadrebbe malamente come fece Berlusconi: chi non sa cosa sia la rete è destinato a scomparire dal mondo della politica.
Chiunque vuole censurarla, ma non ne conosce la forza, si romperà le corna: questo vale non solo per i politici, ma anche per certi editori di giornali.
La tigre o la si cavalca o ti sbrana: Internet non può essere tenuto in gabbia: i provider sono controllati da società che possono porre dei filtri, ma questi verrebbero facilmente superati, mentre l’opinione censurata tornerebbe a galla.

4 gen 2019

Giornali battono cassa, non si accontentano dei soliti contributi - ARDUINO ROSSI



I soldi non bastano mai e questi personaggi ne cercano sempre: spesso i nostri periodici si nutrono di denaro pubblico, direttamente o indirettamente, ma ultimamente vogliono sempre altri quattrini.
Le redazioni costano e si sa … "che mica te la do gratis", dicevano un tempo le …..donne del mestiere, così le redazioni spesso sono un debito continuo, immenso: loro ora pretendono di farti abbonare, anche su Internet, per leggere le loro …..verità.
Piangono e temono i tagli ai contributi pubblici, statali, che presto finiranno, grazie a Dio.
Molti giornali dovranno chiudere, ma non temete, il giornalismo si sa ben ….. adattare e farsi pagare da chi paga di più.

13 giu 2012

cronaca - La Repubblica - Giornali e giornalisti, pennivendoli al mercato


I poveri pennivendoli, talvolta pure mal pagati, delle testate giornalistiche, dei giornali online, che vivono a dire il vero sulle nostre spalle, grazie a contributi pubblici e sconti fiscali: il governo per loro deve continuare ad esistere, deve resistere, deve imporre nuove regole contro la rete, da limitare, scordandosi che Internet è gestita da multinazionali ben più potenti e ricche dello Stato italiano.
Se osassero toccare ancora la rete, avremmo una nuova campagna contro la censura che danneggerebbe l’immagine del Paese e alla fine Monti cadrebbe malamente come fece Berlusconi: chi non sa cosa sia la rete è destinato a scomparire dal mondo della politica.
Chiunque vuole censurarla, ma non ne conosce la forza, si romperà le corna: questo vale non solo per i politici, ma anche per certi editori di giornali.
La tigre o la si cavalca o ti sbrana: Internet non può essere tenuto in gabbia: i provider sono controllati da società che possono porre dei filtri, ma questi verrebbero facilmente superati, mentre l’opinione censurata tornerebbe a galla.

21 mag 2012

youtube - Annalisa - Diamante lei e luce lui - video musica canzone youtube



Notizie News



Giornali e giornalisti

I poveri pennivendoli, talvolta pure mal pagati, delle testate giornalistiche, dei giornali online, che vivono a dire il vero sulle nostre spalle, grazie a contributi pubblici e sconti fiscali: il governo per loro deve continuare ad esistere, deve resistere, deve imporre nuove regole contro la rete, da limitare, scordandosi che Internet è gestita da multinazionali ben più potenti e ricche dello Stato italiano.
Se osassero toccare ancora la rete, avremmo una nuova campagna contro la censura che danneggerebbe l’immagine del Paese e alla fine Monti cadrebbe malamente come fece Berlusconi: chi non sa cosa sia la rete è destinato a scomparire dal mondo della politica.
Chiunque vuole censurarla, ma non ne conosce la forza, si romperà le corna: questo vale non solo per i politici, ma anche per certi editori di giornali.
La tigre o la si cavalca o ti sbrana: Internet non può essere tenuto in gabbia: i provider sono controllati da società che possono porre dei filtri, ma questi verrebbero facilmente superati, mentre l’opinione censurata tornerebbe a galla.

6 dic 2020

ARTICOLI PUBBLICATI SU AGENFAX - PARTE SESTA: ARDUINO ROSSI Raccolta di articoli del 2007 e 2008 Formato Kindle di Arduino Rossi (Autore) Formato: Formato Kindle

https://www.amazon.it/dp/B08C7XFN3Y 

In copertina acrilico su tela di Arduino Rossi
Presentazione
L'opinione di chi critica e valuta sui giornali spesso è a servizio di interessi, che sono palesemente di parte, nessuno finanzia dei giornali, spesso in perdita, per il gusto di farlo, per far esprimere a qualcuno il suo libero parere.
Molte vote il costo di questa ….....libera stampa è sulle nostre spalle, con i contributi pubblici, come capita ancora per la stampa politica, di partito e affine.
Invece dire ciò che si pensa è difficile, anche nei piccoli spazi rimasti, lontano dai grandi giornali, dove si entra solo se si è fedeli come, appunto, cani fedeli.
Il potere, da sempre, odia la libera critica, che considera nemica a prescindere.
Le vittime eccellenti nella storia furono Socrate e Gesù Cristo, accusati di empietà, di combattere la religione di Stato, ovvero il potere costituito, traducendolo nel linguaggio corrente.
Il politicamente corretto è sempre esistito.
Oggi abbiamo la versione moderna, nella linea giusta del partito unico di stampo stalinista, ma non è più comunista: oggi è solo il movimento politico delle varie caste, dei corrotti, dei trafficanti di esseri umani, dei faccendieri e degli speculatori finanziari.

13 giu 2012

bari - La Repubblica - Giornali e giornalisti, pennivendoli al mercato


I poveri pennivendoli, talvolta pure mal pagati, delle testate giornalistiche, dei giornali online, che vivono a dire il vero sulle nostre spalle, grazie a contributi pubblici e sconti fiscali: il governo per loro deve continuare ad esistere, deve resistere, deve imporre nuove regole contro la rete, da limitare, scordandosi che Internet è gestita da multinazionali ben più potenti e ricche dello Stato italiano.
Se osassero toccare ancora la rete, avremmo una nuova campagna contro la censura che danneggerebbe l’immagine del Paese e alla fine Monti cadrebbe malamente come fece Berlusconi: chi non sa cosa sia la rete è destinato a scomparire dal mondo della politica.
Chiunque vuole censurarla, ma non ne conosce la forza, si romperà le corna: questo vale non solo per i politici, ma anche per certi editori di giornali.
La tigre o la si cavalca o ti sbrana: Internet non può essere tenuto in gabbia: i provider sono controllati da società che possono porre dei filtri, ma questi verrebbero facilmente superati, mentre l’opinione censurata tornerebbe a galla.

2 dic 2011

documents Google news e i giornali raccomandati



Google ha modificato la homepage delle news: è vero che non sono tantissimi coloro che leggono tale pagina e si fanno una ricerca diretta, ma la scelta di favorire qualche giornale di grande peso, lasciando a costoro un angolo, fuori dalla competizione, oso dire con una bella … raccomandazione, solo per loro.
Google questa volta ha deluso: sino a ieri tutti eravamo uguali nelle news di Google, giornali e non giornali, blog e siti minori, ma oggi la stampa tradizionale si è presa il suo spazio speciale,
Che delusione.

6 dic 2010

Bergamo - Niente caccia all'uomo, ...solo caccia agli italiani, anzi alle bambine italiane

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Il caso Yara Gambirasio e i famigerato giornali on line, che scendono in polemica politica pre-elettorale, contro le popolazioni...xenofobe, con discorsi razzisti contro, in questo caso, i bergamaschi, ma in passato era contro i calabresi, i veneti, i siciliani, dovrebbero far sapere chi li finanzia.

Chi vi paga?

Si dovrebbe chiedere a chi scrive certe stronzate su Internet, in giornali on line super patinati, costosi, in sedi prestigiose: giornali che costano almeno 100 mila euro all'anno, questa è una valutazione per difetto, quando la pubblicità a loro renderà non più di 100 euro all'anno, calcolando che con una gestione così...ingenua, non possono superare i 10mila visitatori unici e decine di migliaia di contatti, da parte di mamme, papà e fratellini, che passano la giornata a cliccare sul sito del fratellone, formandosi un dito indice grosso, grosso, grosso.




13 giu 2012

Il Giorno - La Repubblica - Giornali e giornalisti - I poveri pennivendoli


I poveri pennivendoli, talvolta pure mal pagati, delle testate giornalistiche, dei giornali online, che vivono a dire il vero sulle nostre spalle, grazie a contributi pubblici e sconti fiscali: il governo per loro deve continuare ad esistere, deve resistere, deve imporre nuove regole contro la rete, da limitare, scordandosi che Internet è gestita da multinazionali ben più potenti e ricche dello Stato italiano.
Se osassero toccare ancora la rete, avremmo una nuova campagna contro la censura che danneggerebbe l’immagine del Paese e alla fine Monti cadrebbe malamente come fece Berlusconi: chi non sa cosa sia la rete è destinato a scomparire dal mondo della politica.
Chiunque vuole censurarla, ma non ne conosce la forza, si romperà le corna: questo vale non solo per i politici, ma anche per certi editori di giornali.
La tigre o la si cavalca o ti sbrana: Internet non può essere tenuto in gabbia: i provider sono controllati da società che possono porre dei filtri, ma questi verrebbero facilmente superati, mentre l’opinione censurata tornerebbe a galla.

10 mag 2012

La Repubblica - Giornali e giornalisti - I poveri pennivendoli


I poveri pennivendoli, talvolta pure mal pagati, delle testate giornalistiche, dei giornali online, che vivono a dire il vero sulle nostre spalle, grazie a contributi pubblici e sconti fiscali: il governo per loro deve continuare ad esistere, deve resistere, deve imporre nuove regole contro la rete, da limitare, scordandosi che Internet è gestita da multinazionali ben più potenti e ricche dello Stato italiano.
Se osassero toccare ancora la rete, avremmo una nuova campagna contro la censura che danneggerebbe l’immagine del Paese e alla fine Monti cadrebbe malamente come fece Berlusconi: chi non sa cosa sia la rete è destinato a scomparire dal mondo della politica.
Chiunque vuole censurarla, ma non ne conosce la forza, si romperà le corna: questo vale non solo per i politici, ma anche per certi editori di giornali.
La tigre o la si cavalca o ti sbrana: Internet non può essere tenuto in gabbia: i provider sono controllati da società che possono porre dei filtri, ma questi verrebbero facilmente superati, mentre l’opinione censurata tornerebbe a galla.

13 giu 2012

quotidiano - La Repubblica - Giornali e giornalisti, pennivendoli al mercato


I poveri pennivendoli, talvolta pure mal pagati, delle testate giornalistiche, dei giornali online, che vivono a dire il vero sulle nostre spalle, grazie a contributi pubblici e sconti fiscali: il governo per loro deve continuare ad esistere, deve resistere, deve imporre nuove regole contro la rete, da limitare, scordandosi che Internet è gestita da multinazionali ben più potenti e ricche dello Stato italiano.
Se osassero toccare ancora la rete, avremmo una nuova campagna contro la censura che danneggerebbe l’immagine del Paese e alla fine Monti cadrebbe malamente come fece Berlusconi: chi non sa cosa sia la rete è destinato a scomparire dal mondo della politica.
Chiunque vuole censurarla, ma non ne conosce la forza, si romperà le corna: questo vale non solo per i politici, ma anche per certi editori di giornali.
La tigre o la si cavalca o ti sbrana: Internet non può essere tenuto in gabbia: i provider sono controllati da società che possono porre dei filtri, ma questi verrebbero facilmente superati, mentre l’opinione censurata tornerebbe a galla.

28 set 2012

Blog .. Blogger e la strana ignoranza dei giornalisti

Che cosa sono i blog?
Naturalmente dei diari on line e niente più, grazie a Dio, è questa la definizione che viene data  dalla stampa, dai giudici e dagli avvocati per impedire di trasformarli tutti in ... giornali e sottoporli alla legge sulla stampa.
In realtà non è il Blog in se stesso che può essere definito giornale, diario o altro, ma come lo si usa.
Quindi si vuole trasformare tutti i blog in giornali e sottoporli alla legge della stampa quando li si vuole censurare, mentre non lo sono quando si chiedono contributi.
Peccato che i blog presto supereranno i giornali ufficiali, se non lo hanno già fatto e a questo punto non rimane che proporre un referendum: l'abbolizione dei cotributi pubblici alla stampa.

13 giu 2012

Italia La Repubblica - Giornali e giornalisti - I poveri pennivendoli


I poveri pennivendoli, talvolta pure mal pagati, delle testate giornalistiche, dei giornali online, che vivono a dire il vero sulle nostre spalle, grazie a contributi pubblici e sconti fiscali: il governo per loro deve continuare ad esistere, deve resistere, deve imporre nuove regole contro la rete, da limitare, scordandosi che Internet è gestita da multinazionali ben più potenti e ricche dello Stato italiano.
Se osassero toccare ancora la rete, avremmo una nuova campagna contro la censura che danneggerebbe l’immagine del Paese e alla fine Monti cadrebbe malamente come fece Berlusconi: chi non sa cosa sia la rete è destinato a scomparire dal mondo della politica.
Chiunque vuole censurarla, ma non ne conosce la forza, si romperà le corna: questo vale non solo per i politici, ma anche per certi editori di giornali.
La tigre o la si cavalca o ti sbrana: Internet non può essere tenuto in gabbia: i provider sono controllati da società che possono porre dei filtri, ma questi verrebbero facilmente superati, mentre l’opinione censurata tornerebbe a galla.

25 feb 2015

La Repubblica, Giornali, La Stampa, tre poteri uniti nella lotta

I tre quotidiani in questione difendono 2 poteri economici precisi, noti a tutti, che in parte sono in contrasto e in parte sono alleati, ma sopra a tutti abbiamo l'interesse comune, finanziario, che domina ogni cosa.
Infatti Renzi  è protetto, almeno da due giornali, mentre le banalità comuni di sempre, vengono sputate in massa, contro questo e per quello: i giornali italiani sono scritti per gli... italioti, noti per le loro idee chiuse e ottuse, sempre pronti a seguire, in modo acritico, le mode estere.

3 dic 2011

più Google news e i giornali preferiti - le grandi testate giornalistiche


Google ha modificato la homepage delle news: è vero che non sono tantissimi coloro che leggono tale pagina e si fanno una ricerca diretta, ma la scelta di favorire qualche giornale di grande peso, lasciando a costoro un angolo, fuori dalla competizione, oso dire con una bella … raccomandazione, solo per loro.
Google questa volta ha deluso: sino a ieri tutti eravamo uguali nelle news di Google, giornali e non giornali, blog e siti minori, ma oggi la stampa tradizionale si è presa il suo spazio speciale,
Che delusione.

30 apr 2012

La Stampa - Giornali e giornalisti - Chi li paga?


I poveri pennivendoli, talvolta pure mal pagati, delle testate giornalistiche, dei giornali online, che vivono a dire il vero sulle nostre spalle, grazie a contributi pubblici e sconti fiscali: il governo per loro deve continuare ad esistere, deve resistere, deve imporre nuove regole contro la rete, da limitare, scordandosi che Internet è gestita da multinazionali ben più potenti e ricche dello Stato italiano.
Se osassero toccare ancora la rete, avremmo una nuova campagna contro la censura che danneggerebbe l’immagine del Paese e alla fine Monti cadrebbe malamente come fece Berlusconi: chi non sa cosa sia la rete è destinato a scomparire dal mondo della politica.
Chiunque vuole censurarla, ma non ne conosce la forza, si romperà le corna: questo vale non solo per i politici, ma anche per certi editori di giornali.
La tigre o la si cavalca o ti sbrana: Internet non può essere tenuto in gabbia: i provider sono controllati da società che possono porre dei filtri, ma questi verrebbero facilmente superati, mentre l’opinione censurata tornerebbe a galla.

3 dic 2011

voice italia Google news e i giornali preferiti - le grandi testate giornalistiche


Google ha modificato la homepage delle news: è vero che non sono tantissimi coloro che leggono tale pagina e si fanno una ricerca diretta, ma la scelta di favorire qualche giornale di grande peso, lasciando a costoro un angolo, fuori dalla competizione, oso dire con una bella … raccomandazione, solo per loro.
Google questa volta ha deluso: sino a ieri tutti eravamo uguali nelle news di Google, giornali e non giornali, blog e siti minori, ma oggi la stampa tradizionale si è presa il suo spazio speciale,
Che delusione.

14 ago 2019

Giornali e giornalisti, le troie si aggrappano ai poteri decadenti – ARDUINO ROSSI

Il mondo cambia e tutto si evolve, il nuovo capitalismo vuole solo redditi sicuri e se ne frega delle conseguenze delle situazioni locali, odia la corruzione, che la vede un ostacolo al suo sviluppo, schiaccia ciò che ritiene vecchio e superato senza pietà.

Invece da noi e non solo da noi, abbiamo personaggi vecchi, che per ora detengono fette di potere economico e politico ottenuto grazie alla corruzione, agli intrallazzi con la politica.

Questi farabutti immondi non si arrendono e hanno sempre dalla loro i giornali e i giornalisti, che costano, la stampa italiana è tutta  in perdita, ma serve per mantenere appalti truccati con cui continuare a rubare allo Stato e ai cittadini.

Oggi il mondo però segue altre logiche e la fine di tutto questo è sicura: io attendo che i cadaveri dei pennivendoli, minchioni e istrioni che ne raccontano tante, passino nel fiume della storia, con i loro giornali e i loro editori.