31 gen 2011

INAUGURATA LA 1011A FIERA DI SANT'ORSO
 
 
Con la sfilata della banda municipale di Aosta e il corteo delle autorità regionali questa mattina, domenica 30 gennaio 2011, alle ore 8 è stata ufficialmente aperta la 1011a Fiera di Sant'Orso, che oggi e domani animerà il centro storico del capoluogo regionale. Alla Porta Praetoria di Aosta il Vescovo di Aosta Giuseppe Anfossi ha dato la benedizione alla fiera millenaria e ai suoi espositori: che come ogni anno superano i mille. In particolare per questa edizione 870 fanno parte del settore tradizionale.
 
«La sensazione – dice l'Assessore alle attività produttive Ennio Pastoret –, sin dalle prime ore della giornata è molto positiva, dal punto di vista degli espositori, che hanno portato tra i banchi una qualità di livello sempre più elevato, anche grazie alle scuole che su tutto il territorio coinvolgono soprattutto i giovani. Ci sono nuovi e promettenti artigiani e questo non può che essere di buon auspicio per lo sviluppo del settore artigianale valdostano. Si vuole inoltre sottolineare che è alta anche la qualità dell'espressione artistica presente in fiera. Soddisfazione anche per l'afflusso dei visitatori che è buono, malgrado il tempo non amichevole, le precipitazioni nevose in bassa valle e nel vicino Piemonte e la parziale soppressione dei treni per lo scioperoche certamente hanno causato disguidi a coloro che vogliono recarsi alla manifestazione. Un doveroso ringraziamento va ovviamente agli artigiani ma anche a tutti coloro che nei giorni scorsi e in queste due giornate hanno lavorato e lavorano per garantire la sicurezza e il regolare svolgimento della manifestazione».
 
Anche per questa 1011a fiera è stato infatti attivato un complesso sistema per la sorveglianza e la sicurezza, coordinato dal COM (Centro Operativo Misto), un centro operativo all'avanguardia che utilizza hardware e software che rispondono agli standard NATO per seguire tutti i processi di intervento e di verifica dell'efficacia dell'azione di monitoraggio dei flussi di viabilità e dell'area di presenze e della massima densità dei visitatori. Il sistema garantisce in tempo reale le stesse informazioni a tutti gli operatori coinvolti: le forze dell'ordine, i forestali, i vigili del fuoco, la protezione civile e il servizio sanitario che sono riuniti nel centro operativo misto di via De Tillier, 3.
 
Nella mattinata di oggi, il COM ha ricevuto una delegazione dei responsabili dell'organizzazione logistica del Giro d'Italia, venuti in Valle proprio a conoscere e a verificare l'operatività del complesso sistema di monitoraggio e di sorveglianza attivato per l'occasione.
GLI APPUNTAMENTI DELLA FIERA
 
 
Oggi e domani, nell'ambito della1011a Fiera di Sant'Orso, sotto i portici di Piazza Chanoux ad Aosta, è in programma l'esposizione dei lavori degli allievi che hanno preso parte ai corsi seguiti dall'amministrazione regionale e svolti in molti paesi della valle. In mostra, scultura, intaglio, tornitura, drap, ferro battuto, cuoio, attrezzi agricoli, falegnameria e vannerie.
 
Tra gli appuntamenti della fiera, nella saletta di via Xavier de Maistre, si segnala l'esposizione e la vendita della medaglia commemorativa, quest'anno dedicata a Emanuele Filiberto di Savoia e denominata Testa di ferro (1528-1580). Sempre nella saletta comunale, è in corso l'annullo filatelico speciale di Sant'Orso, gestito da Poste Italiane.
 
Nelle due giornate, lungo il percorso della fiera, sono presenti i Punti Rossoneri, gestiti dalle Pro-Loco valdostane, dove è possibile gustare i piatti della cucina regionale.
 
Alle ore 18, il programma della manifestazione prevede, nella Chiesa di Sant'Orso, la celebrazione della tradizionale messa dedicata agli artigiani. Farà seguito, alle 19, nella piazza Sant'Orso, la premiazione ufficiale con i riconoscimenti speciali.
 
A partire dalle 19, nel centro storico della città comincerà la Veillà des Artisans. Un evento che da sempre riunisce nelle strade del centro storico coloro che vogliono proseguire la festa, nella suggestiva atmosfera che crea ogni anno la fiera. Ad intrattenere il pubblico ci saranno gruppi folkloristici.
 
Tra le novità dell'edizione 2011, si segnala l'attivazione di un servizio di accesso internet WIFI in modalità Hot Spot per visitatori ed espositori che potranno connettersi gratuitamente ad internet (wireless), mediante banda larga, fino al 2 febbraio 2011. L'iniziativa prevede una copertura radio in modalità WiFi 2,4 Ghz dell´area di Piazza della Repubblica ad Aosta, nella quale i visitatori e gli espositori potranno accedere ad internet con il solo ausilio del loro smart-phone, pc portatile o PDA. Le schede di accesso gratuite, con le istruzioni e il regolamento di utilizzo, sono disponibili presso gli Info Point della Fiera dislocati lungo il percorso.
 
Anche il concorso fotografico digitale 1011a Fiera di Sant'Orso: generazioni a confrontocaratterizza l'edizione di quest'anno della manifestazione. L'iniziativa, gratuita, è aperta a tutti i fotografi dilettanti e professionisti. Il tema principale è: Ho incontrato un artigiano!
L'obiettivo è quello di invitare i visitatori a raccontare con le immagini un valore indiscusso della millenaria fiera, ovvero la presenza contemporanea di più generazioni. Tutte le informazioni sul regolamento si possono trovare all'indirizzo: www.concorsosantorso2011.it
 
 
0132
Aosta, domenica 30 gennaio 2011
 
MOSTRE APERTE E GRATUITE
PER LA FIERA DI SANT'ORSO
 
 
In occasione della 1011^ Foire de Saint-Ours è stata prevista l'apertura straordinaria e l'entrata gratuita alle esposizioni organizzate dall'Assessorato dell'istruzione e cultura con ingresso dalle ore 9.00 alle ore 22.00 di oggi, domenica 30 gennaio e dalle ore 9.00 alle ore 19.00 domani lunedì 31 gennaio.
 
LA CULTURA DELL'OSPITALITÀ
Le collezioni d'arte degli albergatori in Valle d'Aosta
Museo Archeologico Regionale, primo piano
Una mostra originale che racconta, attraverso una selezione di dipinti e sculture collezionati dagli albergatori nel corso degli anni, un pezzo di storia della Valle d'Aosta.
 
IL CORAGGIO
Arte contemporanea dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Centro Saint-Bénin
Installazioni, video e fotografie di autori di rilievo nel panorama artistico nazionale ed internazionale compongono questa mostra collettiva. Le opere esposte, selezionate dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, sono tutte ispirate al tema del coraggio.
 
LES LIEUX DU PATOIS
Vallée d'Aoste
Sala espositiva Hôtel des États
La mostra celebra la vitalità del patois nella nostra regione attraverso una selezione di video e di immagini del fotografo Andrea Alborno, testimonianze di vita quotidiana in cui il dialetto è protagonista. Un'attenzione particolare è rivolta ai giovani, i nuovi patoisants, custodi dell'eredità culturale e linguistica valdostana.
 
 
 
DARIO BERLIER
Poetiche espressioni
Chiesa di San Lorenzo
L'esposizione propone al pubblico trentasei lavori dello scultore di Gressan. I bassorilievi e le opere a tutto tondo in mostra sono ricavati dal legno di noce e rappresentano scene di vita quotidiana del mondo contadino e rurale valdostano.
 
ETTO MARGUERET
L'energia del colore
Espace Porta Decumana della Biblioteca regionale di Aosta
(Aperta solo da lunedì 31, dalle ore 14.00 alle ore 19.00)
Il pittore valdostano, noto per la sua 'tribù dei visilunghi' e per l'uso libero del colore, è il protagonista di questa mostra antologica. Accanto ai personaggi 'allungati', animali e paesaggi dalle tinte forti e brillanti compongono la rassegna.
 
Per ulteriori informazioni:
Assessorato dell'istruzione e cultura, Direzione promozione beni e attività culturali,
Tel. 0165/273457
www.regione.vda.it/cultura.
 
 

WWF - CACCIA: CHIUSO UN ALTRO ANNO ORRIBILE - LE REGIONI NON RISPETTANO LE INDICAZIONI EUROPEE

CACCIA
WWF: CHIUSO UN ALTRO ANNO ORRIBILE
LE REGIONI  NON RISPETTANO LE INDICAZIONI EUROPEE PER LA TUTELA DELLA FAUNA
A chiusura della stagione venatoria il WWF Italia ricorda come le Regioni
non applichino le  norme europee a tutela della fauna selvatica,  in vigore
in Europa dal 1979 e finalmente norme di legge anche in Italia dallo scorso
luglio, con l'approvazione dell'art. 42 della  "legge comunitaria". Per
questo il WWF Italia (con Lav, Lipu, Legambiente, Enpa, Animalisti italiani,
Lac)  ha promosso numerosi ricorsi contro  i calendari venatori regionali
del 2010/11.
Al tema della caccia in Italia si è interessato recentemente anche Jonathan
Franzen, lo scrittore statunitense annoverato tra i venti più grandi
scrittori del XXI secolo dal New Yorker, che è anche un appassionato
birdwatcher. Lo scorso marzo è arrivato in Italia, seguendo il suo amore per
gli uccelli, e il suo viaggio è diventato un articolo di otto pagine
pubblicato a luglio sul New Yorker. "Emptying the Skies" è il titolo,
Svuotando i cieli, un j'accuse diretto ed inequivocabile contro la pratica e
la cultura  della caccia, che nell'articolo  liquida come "pratica culturale
molto antica" e oggi completamente anacronistica.
Jonathan Franzen ha rilasciato un'intervista esclusiva al WWF pubblicata sul
dorso di Ecomondo ora in edicola con il settimanale Vita e a febbraio la
potremo leggere su Panda, la rivista dei soci WWF.
Nell'articolo lo scrittore cita più volte il lavoro di Anna Giordano,
storica attivista WWF conosciuta per la sua difesa dei rapaci contro i
bracconieri dello stretto di Messina, e parla dell'impegno delle guardie
volontarie del WWF, in particolare del nucleo di Salerno ed il lavoro e la
passione di tutti quelli che si battono quotidianamente per la difesa della
natura e degli animali selvatici.
Proprio Anna Giordano organizza il campo di vigilanza sullo stretto di
Messina, per impedire gli spari contro i rapaci che in migrazione passano su
questo tratto di mare, ormai da trent'anni.
Parte infatti l'11 aprile il ventottesimo campo internazionale per la
protezione dei rapaci e le cicogne in migrazione sullo Stretto di Messina
organizzato da WWF Italia, Associazione Mediterranea per la Natura e NABU
(D) I dettagli sul campo su: www.migrazione.it .
Tra aprile e maggio inoltre nella zona di Salerno e Ischia una nuova
edizione del campo di vigilanza anti bracconaggio.
L'impressione sconfortante che il  grande scrittore  americano ha avuto del
modo in cui in Italia tuttora si pratica la caccia è condivisa dal  WWF.  Il
giudizio generale sulla stagione venatoria che si chiude il 31 gennaio
(tranne che nel Lazio dove le doppiette potranno  sparare fino al 10
febbraio!)  per il WWF è  del tutto negativo.
"Una condotta irresponsabile quella tenuta dai Governi regionali in materia
di caccia, spesso sostenuta da atti illegittimi a danno del patrimonio
naturale nazionale ed internazionale, tante sono le specie migratrici che
attraversano o sostano nel nostro Paese. Un'urgenza della quale la
Conferenza Stato Regioni deve immediatamente farsi carico per ricondurre
l'esercizio dell'attività venatoria nell'alveo della legalità."  ha
dichiarato Raniero Maggini vice Presidente WWF Italia.

Le Regioni non hanno applicato la nuova  legge  (art. 42  Legge 96/2010
"Legge comunitaria 2009)  che ha modificato la legge quadro sull'attività
venatoria (Legge 157/1992)   e recepito finalmente  i principi fondamentali
della direttiva "Uccelli" (che risale al 1979) rispondendo  anche   a
diverse  e pesanti procedure  di infrazione comunitaria aperte contro
l'Italia, prevedendo  per il nostro Paese nuovi e stringenti obblighi per la
tutela della fauna e per la  regolamentazione della caccia: l'obbligo, da
parte dello  Stato ed ancor più delle  regioni (che approvano i calendari
venatori), di vietare la caccia nei periodi di particolare delicatezza per
gli uccelli selvatici ( riproduzione e migrazione )  e l'obbligo di
mantenerne o riportarne le popolazioni ad uno "stato di conservazione
soddisfacente".
In sostanza le Regioni avrebbero dovuto ridurre la stagione di caccia e
proteggere molte specie di uccelli, prima  cacciabili. La stagione di caccia
che ora si chiude avrebbe potuto essere  la prima di un "new deal" in cui
l'Italia avrebbe dovuto iniziare a "riempire i cieli "  ed abbandonare molte
delle  modalità barbare ed anacronistiche  della caccia italiana.
Le Regioni, invece, non hanno rispettato  la nuova legge, non hanno tenuto
conto dell'importante documento dell' Ispra  "Guida per la stesura dei
calendari venatori ai sensi della legge n. 157/92, così come modificata
dalla legge comunitaria 2009, art. 42",   inviato  a tutte le Regioni il 29
luglio scorso; non hanno ascoltato le richieste  del WWF e di decine di
altre associazioni ambientaliste ed animaliste  che a giugno hanno inviato
puntuali note a tutte le Regioni e Province autonome italiane ed ai Ministri
competenti, segnalando l'obbligo di ridurre la durata della stagione
venatoria e il numero delle specie cacciabili, in ottemperanza delle
modifiche apportate alla legge 157/1992 dalla legge Comunitaria 2009".
Secondo ISPRA,  salvo qualche eccezione, la caccia in Italia dovrebbe
aprirsi il 1° ottobre e chiudersi al massimo il 20 gennaio; molte specie
andrebbero sospese dai calendari venatori; per molte altre, la caccia
potrebbe essere autorizzata solo in presenza di piani di gestione adeguati.
"Ci appelliamo al senso di responsabilità dei governi regionali e dei
ministri, in particolare dell'Ambiente e dell'Agricoltura, affinché la nuova
legge apra una stagione di tutela della natura e rispetto delle regole
anziché di nuove infrazioni e pesanti contenziosi". Così concludeva la nota
inviata  dalle associazioni alle Regioni a giugno prima che   approvassero i
calendari venatori . Il senso di responsabilità e rispetto delle leggi è
invece  risultato davvero scarso, tanto che abbiamo dovuto ricorrere al
giudice amministrativo per molte regioni che in diversi casi ha messo in
discussione gli atti regionali.
 (------)segue testo completo in allegato

L'osservatorio Crespi - Berlusconi perde per Ruby e l'astensione avanza

 
L'osservatorio Crespi, che pare qualcosa di serio, ci dà un po' di numeri su Silvio e tutti gli altri: Berlusconi ha perso 4 punti percentuali di fiducia da parte della gente, dopo il caso Ruby, passando dal 37 % di dicembre al 33 di gennaio.

Il Pdl è al 27%, il PD al 23%, sempre allo stesso livello di un mese fa e uguale alle solite posizioni di un anno o due fa.

Gli indecisi diventano il primo partito nazionale, con un 42%, battendo il centro destra al 41,6% e il centro sinistra al 40,4%, il terzo polo, per gli amici il terzo pollo, è al 16,2% e non sorprende né stupisce.

La popolarità dei ministri vede ai primi posti Renato Brunetta e Giulio Tremonti con il (47%) dei consensi, mentre gli ultimi, meno amati dagli italiani sono Sandro Bondi, Michela Brambilla e Raffaele Fitto con il 32%.

Siete stupiti?

Gli italiani si fanno gli affari loro e applicano, in modo un po' ipocrita, la frase evangelica che recita: “Non giudicare se non vuoi essere giudicato”.

Silvio è il nemico del popolo?

Per gli italiani gli altri non sono migliori e poi se le sinistre propongo nuove tasse, ovviamente sulle case perché i risparmi degli italiani sono quasi tutti lì, spingerà un 80% se non un 85% degli italiani a raddrizzare il naso e le orecchie, vedendosi toccati nelle loro magre risorse finanziarie e nelle loro casette, comprate a costi di sudore e di sacrifici.

Più tasse per dare lavoro ai figli e ai nipotini?

No, i padri e i nonni sanno bene che le mamme e le nonnine non mandano al lavoro i bamboccioni perché non vogliono che si sporchino le mani, come artigiani o come operai: stringere la cinghia per i bamboccioni non conviene e così la sinistra fa karakiri politico e si prepara a regalare la vittoria al Cavaliere ancora una volta.

Si vede che Bersani e company non vogliono governare,.

Hanno paura delle responsabilità?

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Notizie News - Canone Rai TV 2011 - 31 gennaio la scadenza

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Il canone Rai TV scade il 31 gennaio e sono 110 euro ed è obbligatorio per tutti.

L’Agenzia delle Entrate di Torino è responsabile del servizio, di emissione delle cartelle esattoriale e del controllo dei canoni pagati e non pagati.

Questa strana tassa pagata da non troppi, specialmente dai soliti furbi, che la evitano e non sanno neppure cosa sia, dovrebbe essere totalmente rivista.

Siamo schiavi di due poli televisivi, uno privato e l'altro pubblico, che ci schiacciano e ci impongono le loro trasmissioni, che hanno trasformato un Paese di gente semplice e onesta in telespettatori del Grande Fratello 11, di Santoro e di Emilio Fede.

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