Ora che Cicchito arriva la sua proposta di legge che vuole abolire l'Ordine dei Giornalisti, paragonandolo a un ente inutile e anti-liberale e anti-liberista, spero sempre di ricevere una risposta da questa associazione nata negli anni Trenta, quando c'era Lui, il Duce.
Con la liberazione e la Costituzione democratica, grazie ai soliti avvocati azzecca garbugli questo antico Ordine è sopravvissuto, ponendo e imponendo vincoli certamente non democratici alla diffusione della stampa periodica.
La casta dei giornalisti si mobilitava e prima dell'era di Internet, avevano una sola voce e un solo cuore: erano tutti uniti per difendere il loro dominio di categoria protetta.
Ci si augura, finalmente che non ci siano più limiti per la creazione di nuovi periodici in Italia: tutti i cittadini hanno il diritto di scrivere e di diffondere le loro idee, senza essere trattati come minorenni dall'Ordine dei Giornalisti.
Si dovrebbe rispondere solo ai giudici per gli errori, i reati che sono sempre quelli per chi scrive in qualsiasi modo e con qualsiasi strumento: calunnia, insulti, istigazione a delinquere.