Il primo maggio dovrebbe essere la festa dei lavoratori, con le piazze zeppe di bandiere delle due organizzazioni sindacali, Cisl, Cgil, Uil.
Invece è tutto grigio perché il lavoro non c'è: la fabbriche chiudono e la gente è spesso è disperata: in molti non riescono neppure a mangiare, le case appena comprate con il mutuo vanno all'asta.
Di chi è la colpa? Delle grandi organizzazioni, prima fra tutte la Confindustria, il sindacato degli imprenditori, dei datori di lavoro, io dico anche dei padroni.
Grande colpe stanno le hanno pure le tre grandi organizzazioni sindacali: infatti di retorica ne fanno tanta, ma un quadro della situazione non lo sanno fare, analizzare.
Il Paese soffre per le scelte economiche sbagliate, prima fra tutte quelle per il cambio altissimo dell'euro sulla lira, al tempo di Prodi, poi la demagogia della sinistra, unita al populismo terzo mondiale ha aperto le porte a troppi lavoratori del terzo mondo, che fanno concorrenza esasperata ai nostri lavoratori.
E' una guerra competitiva tra poveri, con conseguenze disperate per tutti.
Se vedi un sindacalista digli di smettere, la sua politica sindacale uccide il tuo futuro e quello dei suoi figli.