Intanto gli unici colpevoli sono i cittadini di Rosarno, che sono stati additati come razzisti: hanno avuto le case danneggiate, hanno avuto le auto bruciate, hano avuto il lavoro di raccolta delle arance sottratto ai braccianti locali e dato sotto costo ai disperati dell'Africa.
Oggi sono pure cattivi e sono messi assieme ai caporali.
La vergogna nazionale non sta a Rosarno, ma è di chi ci rappresenta, di chi guida sindacati e “corporazioni “di imprenditori.
Il primo Maggio è appena finito, ma i comizi dei tre Cisl, Cgil, Uil ci ha propinato tante fandonie, con il beneplacito del giornale della Confindustria, Il Sole24ore: Si è detto che a Rosarno si sfruttavano gli extracomunitari, che la rivolta è scoppiata contro gli sfruttatori.
Rosarno è la vergogna nazionale?
Sì, è la vergogna dei sindacalisti, degli imprenditori: i primi perché tacevano, i secondi perché ottenevano e ottengono vantaggi dall'illegalità diffusa su tutto il territorio nazionale.