Il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta riassicura i pubblici dipendenti che sono tutti con i nervi tesi: “Nessun taglio agli stipendi dei dipendenti pubblici. Non stiamo come la Grecia".
Così gli statali possono dormire sonni tranquilli: Brunetta promette e mantiene, si spera: intanto i pubblici dipendenti hanno già i premi divisi tra i raccomandati e i figli di un dio minore.
Hanno i contratti bloccati: peggio di così c'è solo il licenziamento, ma diamo il tempo al tempo.