19 mag 2010

18/5 Cinesi, i gialli, il colore che invade la terra (Maria Valota)




Non si vogliono imporre dazi in nome del libero mercato, ma neppure non si decide, tutti assieme, di pretendere dal governo cinese la liberalizzazione del cambio della loro valuta.


Mentre si attende che questo mastodontico pachiderma asiatico si evolva, intere industrie tessili e manifatturiere, con un passato storico da decenni, in certi casi da secoli, insediate su territori europei svaniscono nel nulla, non per mancanza di tecnologia, ma perché non riescono a sostenere la concorrenza di prodotti dozzinali, ma a bassissimo costo della Cina.