Si sta discutendo al senato la legge sul lavoro, con la norma sull’arbitrato privato, non più davanti al giudice del lavoro, per contrasti tra datori di lavoro e dipendenti.
Questa legge, tanto voluta dalla maggioranza, che esprime una cultura imprenditoriale antica, sta favorendo inevitabilmente l’espulsione dei lavoratori, poi per farli rientrare nel mondo terribile del lavoro nero.
Lo schiavismo moderno sta giungendo a livelli assurdi, ma la perdita dei diritti comporta un arretratezza tecnologica: solo un costo del lavoro accettabile può spingere gli imprenditori a investire in nuove tecnologie, altrimenti si vince la concorrenza portando i lavoratori alla fame, facendo arretrare il Paese.