20 mag 2010

20/5 Afghanistan, la guerra dai molti risvolti (Arduino Rossi)



Bisogna trovare accordi internazionali, in questo caso l’Occidente non si può nascondere dietro la lotta per la civiltà e la libertà: serve assolutamente una politica che porti al dialogo e alla chiarezza dei rapporti commerciali.
Bisogna cambiare questa politica che impone il prezzo dell’energia a un dato valore, necessario all’economia di questa nazione e non all’altra.
Ci sono sospetti che pure ci siano agganci in Occidente per gruppi terroristici in Russia e in Cina: sono pure gruppi che raccolgono la simpatia di partiti politici e movimenti occidentali, come quello ceceno, che sino a qualche tempo fa aveva i suoi fans, prima che i ceceni trasformassero la loro guerriglia in terrorismo stragista.
Se si rivede il conflitto in Afghanistan nella sua giusta dimensione si può lavorare per la pace: io sono convinto che sono i flussi di denaro e gli interessi che permettono la nascita, la vita e la morte, con vinti e vincitori, dei conflitti militari.
La guerra non è più una faccenda per eroi, ma è ormai solo una questione di armi moderne, di azioni e reazioni: senza soldi non si comprano fucili, bombe, esplosivi.
Fermiamo la guerra in Afghanistan, intercettando i soldi che arrivano ai talebani.